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    01

    Sep

    2006


    A Londra, durante la fine degli anni ‘60,iniziò ad imperversare uno strano ed inspiegabile interesse per l’Occulto. A conferma, proprio in quegli anni nasceranno fra i più importanti centri di studio di Esoterismo e Occultismo.

    Esistono i vampiri?


    vampiri.jpgIl vampiro, inutile negarlo, durante l’ormai sua ultracentenaria esistenza letterale, ha ispirato tutti i campi dell’arte. Ha colpito ed ammaliato molti di noi con il suo fascino romantico e solitario ma al tempo stesso temibile e sanguinario.

    Ma come per tutti i miti , confondere fantasia con realta' diventa spesso una tappa obbligatoria, questo perché si cerca di creare la leggenda, la possibilita' di mettere la sua esistenza in uno status di discutibilita'.

    Ovviamente ci sono state persone, e ci sono tuttora, che sostengono di avere prove inoppugnabili e concrete dell’esistenza dei vampiri nella storia e persino del mondo moderno.
    Anche se queste prove non sono mai state rese pubbliche, così come per molti altri campi del paranormale, mi sento comunque di dire che vi è un fondo di verita' nell’esistenza del vampiro.

    I vampiri, intesi come non-morti ritornati dalla tomba, invincibili, se non per mezzo di croci ed aglio e paletti piantati nel cuore, che dormono in bare foderate di lusso e seducono giovani pulzelle con un finto accento creolo-europeo, sono e restano un’invenzione, su questo nessun dubbio, ma cosa ha ispirato Bram Stoker nello scrivere Dracula? Da dove è arrivato lo spunto?

    La principale ispirazione dello scrittore irlandese (tra l’altro in giovane eta' ricercatore medico) , è una rarissima malattia del sangue trasmessa generalmente per cause ereditarie; la Porfiria.
    Vedrete infatti delle sbalorditive connessione tra le caratteristiche di questa malattia e le particolarita' del vampiro.

    La Porfiria è suddivisa in diversi gruppi, associati a disturbi di diversa intensita' e caratteristiche sintomatologiche, non che varianti di evoluzione del virus stesso nell’organismo ospite.
    I principali sintomi sono una fortissima anemia (da qui il classico pallore dei vampiri) e fotosensibilita' alla luce del Sole. Questa è forse la peculiarita' più conosciuta delle debolezze del vampiro.
    Altra insolita e bizzarra caratteristica di questa malattia è l’eritrodonzia, disturbo che colora letteralmente i denti di un colore fosforescente, facendo così suggerire un’ allungamento spropositato dei medesimi, addirittura visibili in ambienti poco illuminati.
    Tale fluorescenza è dovuta alle porfirine che si depositano nel fosfato di calcio dei denti.
    E non è finita.
    Il malato di Porfiria non puo'assolutamente mangiare,e nei casi più estremi nemmeno toccare il comune aglio. Questo perche' l’aglio, contrariamente a quanto succede nelle persone sane, nei malati di Porfiria esalta le tossine presenti nel sangue e fa peggiorare notevolmente la malattia.

    La mancata assimilazione di raggi UV inoltre, potrebbe negli anni deformare leggermente un viso umano, che gia' soggiogato da un pallore estremo e dai sintomi sopra riportati,prenderebbe le sembianze di un vero e proprio vampiro.

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