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    25

    May

    2013


    Terremoto al centro della Terra

    terremoto_centro_terra.jpg

    Ieri, 24 maggio 2013, un violentissimo terremoto ha interessato il Mare Okhotsk, nel Nord-Est dell’Oceano Pacifico. Il terremoto ha avuto una magnitudo 8.2. E’ stato senza dubbio un fortissimo terremoto che è poi stato seguito da altre scosse di Magnitudo 6 e 6.5. Ma questo sisma ha attirato l’interesse dei sismologi per l’eccezionale profondità alla quale si è verificato. L’ipocentro (ossia il punto all’interno della Terra dove è avvenuto esattamente il sisma) del sisma infatti, è stato localizzato a ben 608,9 km di profondità, ben all’interno del mantello terrestre, dunque. Nonostante la violenza del sisma non sono stati causati tsunami, perché la maggior parte dell’energia si è dissipata prima di arrivare sul fondo del mare. L’anomalia sta nel fatto che il mantello ha una struttura plastica, non rigida e quindi non dovrebbero verificarsi movimenti tali da creare rotture nelle rocce. In altre parole dobbiamo immaginare il mantello come una plastilina che sottoposto a forze gigantesche tende a modellarsi, piuttosto che a spaccarsi. E allora come si è potuto verificare un simile terremoto?

    Una placca “fredda”
    Spiega Frederik Tilmann, del Centro Ricerche Geoscienze, tedesco: “Il terremoto è avvenuto all’interno del mantello terrestre ad una profondità eccezionale. Sono pochi i luoghi sul pianeta dove essi possono avvenire e sono le aree dove le placche oceaniche subducono (ossia sprofondano) velocemente sotto altre placche” La placca che va sotto l’altra è generalmente “fredda” e rimane fredda anche a profondità molto grandi durante la discesa. In realtà, secondo Tilmann, la temperatura delle placche rimane al di sotto dei 700°C, che è la temperatura alla quale le rocce diventano plastiche e poi fondono. Non superando tale temperatura la roccia rimane rigida e quindi se sottoposta a pressioni enormi si spezza dando origine a terremoti. Nel caso del terremoto in questione, la placca dell’Oceano Pacifico si infila sotto quella di Okhotsk (è una piccola placca) ad una velocità di circa 8 centimetri all’anno. Nonostante la profondità del sisma la potenza del terremoto è stata tale da essere stata sentita persino a Mosca, a migliaia di km di distanza e in quasi tutta la regione asiatica.



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