Una placca “fredda” Spiega Frederik Tilmann, del Centro Ricerche Geoscienze, tedesco: “Il terremoto è avvenuto all’interno del mantello terrestre ad una profondità eccezionale. Sono pochi i luoghi sul pianeta dove essi possono avvenire e sono le aree dove le placche oceaniche subducono (ossia sprofondano) velocemente sotto altre placche” La placca che va sotto l’altra è generalmente “fredda” e rimane fredda anche a profondità molto grandi durante la discesa. In realtà, secondo Tilmann, la temperatura delle placche rimane al di sotto dei 700°C, che è la temperatura alla quale le rocce diventano plastiche e poi fondono. Non superando tale temperatura la roccia rimane rigida e quindi se sottoposta a pressioni enormi si spezza dando origine a terremoti. Nel caso del terremoto in questione, la placca dell’Oceano Pacifico si infila sotto quella di Okhotsk (è una piccola placca) ad una velocità di circa 8 centimetri all’anno. Nonostante la profondità del sisma la potenza del terremoto è stata tale da essere stata sentita persino a Mosca, a migliaia di km di distanza e in quasi tutta la regione asiatica.
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