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SALTO DIMENSIONALE

Philadelphia ExperimentSALTO DIMENSIONALE

 

Avete mai visto un fulmine colpire un albero in mezzo ad un campo di grano?

Finalmente verrà chiarito un concetto che uniformerà la materia e l’energia, in relazione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici.

Molti di voi avranno sentito parlare del leggendario “Esperimento Filadelfia” la famigerata nave “Eldridge DE-173” che lasciò il porto di Philadelphia per teletrasportarsi nello spazio e nel tempo, ebbene, lo scopo di questo articolo è, far luce sulla veridicità della storia (nel campo tecnologico) e comprendere da una nuova prospettiva alcuni meccanismi, che un giorno permetteranno al genere umano di migliorare notevolmente la conoscenza dell’universo.

Esiste una quinta dimensione oltre a quella quadrimensionale dello spaziotempo (spazio 3D + dimensione tempo) ed è l’iperspazio! La risposta è il “campo elettrico”. La scarica del fulmine è generata dalle particelle positive delle nuvole che vengono attratte dalle particelle negative presenti nel suolo. Sono stati osservati “strani” e “misteriosi” fenomeni in quanto la scarica ad altissimo potenziale “elettrico” che ha colpito l’albero nel bel mezzo di una tempesta, ha “letteralmente” fuso alcune spighe di grano all’interno della corteccia (noto effetto hutchison) un cerchione d’auto vettura si è fuso con il tronco di un albero, è stato osservato inoltre che una paglia di frumento divenne incorporata nel legno duro di un palo del telefono. Anche in presenza di tornado ed uragani si creano dei potenziali elettrici così grandi da distorcere lo spaziotempo e riprodurre i fenomeni descritti in precedenza. Per le normali leggi chimico-fisiche è impossibile trovare spiegazione logica. Qui si parla di “salto dimensionale”, il fulmine è un effetto dell’iperspazio cioè della quinta dimensione “vettoriale” che viene richiamata alla nostra dimensione 3D per mezzo del “campo elettrico”. Infatti nell’esperimento Hutchison, l’alto potenziale elettrico (125 Kv) di una superficie quadrata metallica altamente polarizzata accoppiato ad una sorgente elettromagnetica (fascio di microonde) genera il suddetto fenomeno di disturbo o interferenza elettomagnetica, causando la fusione della materia organica con la materia inorganica (come il coltello fuso nel pezzo di legno), la fusione di metallo su un foglio di carta (senza che quest’ultimo prendesse fuoco) ed infine la levitazione di una sfera da 27 Kg. Stessa e “strana” coincidenza la troviamo nelle testimonianze dell’esperimento Philadelphia, avvenuto nell’anno 1943, in cui si racconta che i marinai bruciarono per 18 giorni senza carbonizzare ed alcuni uomini furono trovati “fusi” nelle lamiere d’acciaio della paratia. St.Clair John Quincy, brevettò il “Magnetic Vortex Wormhole Generator” proprio studiando il fenomeno dei fulmini.

Non trovate dunque la corrispondenza con l’effetto Hutchison ed il salto quantico?

Ora si va ad esaminare in maniera dettagliata, scavando più affondo nella fisica e tecnologia studiata e utilizzata sulla Eldridge DE-173 per ottenere il salto quantico con teletrasporto nello spazio e nel tempo. Per cominciare a schiarir bene le idee, bisogna dapprima evitare di far confusione fra “campi elettrici” utilizzati per uno scopo e “campi magnetici” usati per un altro. Nel mondo dell’elettronica vi è infatti differenza tra corrente DC e AC, tra campi pulsati e campi rotanti, tra onde ELF e HF o frequenze delle microonde o radar; tra vettoriale e scalare. Un tecnico elettronico sa che senza una teoria dettagliata, non si possono impostare i valori di tensioni e correnti, livelli di potenza, frequenze, forme d’onda, larghezza di impulso o cicli di lavoro per cui è bene tenere presente tutto.

Secondo alcune testimonianze di scienziati militari o civili ed ingegneri elettronici si nota che:

  • C’erano 4 trasmettitori RF da 2Mw ciascuno e furono gradualmente portati a produrre un campo rotante. Essi sono stati regolati ad un duty cycle del 10 %. Quattro grandi bobine fissate sul ponte della nave generavano campi magnetici. Erano alimentate da 2 grandi generatori da 75 KVAH posti giù nella stiva della nave. Vi erano amplificatori a valvole (3000 valvole termoioniche) ed un ampliaron (amplificatore RF di grande potenza). L’alimentazione a bassa frequenza era regolamentata da circuiti speciali di sincronizzazione detti “single-end” per essere sicuri che i due generatori fossero in sincronia assoluta altrimenti non avrebbe funzionato. Uno speciale “sistema di generazione” fu costruito da Nikola Tesla con un altro “dispositivo a legami dispari” direttamente al “generatore a Tempo Zero di riferimento”. Si tratta di un sistema che si chiude semplicemente con il campo della Terra sulla struttura del campo magnetico terrestre e anche sulla sua massa di risonanza (7,8 – 30 hertz) attraverso un sistema ingegnoso a pale rotanti progettato da Tesla.

 

  • C’era un sacco di elettricità statica al campo di forza associato che scorreva, in aumento potenzialmente in senso antiorario attorno alla piccola nave sperimentale della Marina, la DE 173. L’aria intorno alla nave ruotava leggermente dopo pochi minuti, una nebbia verde come una sottile nuvola si viene a formare, questo deve essere stato una nebbia di particelle atomiche. Successivamente il DE 173 divenne rapidamente invisibile agli occhi umani. È iniziato un ronzio, rapidamente costruito a un ronzio sussurrando e poi aumentato a un ronzio fortemente frizzante. L’esperimento secondo il dottor J. Manson Valentine, era stato realizzato utilizzando generatori magnetici – conosciuti come smagnetizzatori – che sono stati progettati per pulsare a frequenze di risonanza in modo da creare una “nuvola magnetica” per scopi mimetici, cioè un campo magnetico (Bolla magnetica di Ferlini) enorme su e intorno a una nave ormeggiata.

 

  • In pratica, si tratta di campi elettrici e magnetici pulsanti, rotanti e statici come segue:
    Un campo elettrico creato in una bobina induce un campo magnetico perpendicolare al primo. Ognuno di questi campi rappresenta un piano di spazio. Ma poiché ci sono 3 piani dello spazio, ci deve essere un terzo campo – forse uno gravitazionale. Collegando generatori elettromagnetici in modo da produrre un impulso magnetico, potrebbe essere possibile produrre questo terzo campo attraverso il principio di risonanza. Una cosa che emerge, interessante, è il concetto che un campo gravitazionale puro può esistere senza un campo elettromagnetico. Ma un campo elettromagnetico puro non può esistere senza un campo gravitazionale di accompagnamento.

 

  • Noi sosteniamo che il tornado e gli uragani sono esempi di un ciclotrone in senso inverso.
    “A causa della inclinazione della Terra in riferimento alla direzione della particella ad alta velocità, la particella viene dirottata fino alle cinture del tornado o zone di uragani. Qui esistono le condizioni atmosferiche giuste per formare le lastre elettrostatiche.
    La particella ad alta energia, carica le piastre del grande condensatore (Pianeta Terra) e una smorzata oscillante di onde radio viene creata. Onde stazionarie ad alta tensione vengono create. La smorzata oscillante di onde radio, insieme con il campo magnetico terrestre, produce un’azione ciclotronica dell’atmosfera. In altre parole, viene creato un “ciclotrone” realizzato dalla Natura. A causa degli elevati potenziali elettrici creati e le alte onde stazionarie prodotte, le informazioni che costituiscono la “paglia integrata nel vetro” (fenomeno di salto quantico) al passaggio di un tornado, sono tradotte come (spostato) nel tempo. Una traduzione in tempo è una traduzione nello spazio.

 

  • La bobina caduceo se viene eccitata (opposti avvolgimenti elicoidali su un nucleo di ferrite) crea un “campo di tempo”. * Notasi che gli avvolgimenti elicoidali del circuito primario del trasformatore di Tesla di cui parlava Preston B Nichols, anch’essi generano dei potenziali di tempo alterato. Esiste un iperspazio fisico con un flusso di energia elettrica che fluisce ortogonale al nostro spazio tridimensionale. In dettaglio uno dei moduli rotanti dimensionali viene chiamato (Campo Elettromagnetico Risonante) abbreviato REF.

 

  • A differenza della risonanza magnetica, nella NER (Risonanza Elettrica Nucleare) viene influenzata sia la rotazione polare che quella assiale. La rotazione polare è direttamente correlata al campo gravitazionale. La risonanza elettrica nucleare può avvenire solo ad altissima tensione elettrica, in contemporanea ad ultra – alte frequenze AC.

 

Da queste osservazioni si conclude il campo magnetico di cui parlava Al Bielek è stato usato per ottenere l’invisibilità ottica (se sfasato a 60°). I marinai dell’esperimento Philadelphia fusi nell’acciaio della nave, non sono da considerare energia elettromagnetica come si pensava che fosse ma piuttosto parte integrante stessa del “campo elettrico” che ha permesso loro di effettuare il “salto quantico” e attraversare liberamente lo spazio ed il tempo.

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