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Il profeta di Atlantide

Edgar Cayce: il Profeta di Atlantide

Biografia:


EdgarCayceNacque  nel Marzo 1877, e divenne per caso quasi fortuito il veggente più famoso del  secolo scorso. In giovane età – aveva circa 23 anni – fu colpito da una  stranissima forma di raucedine che nessun medico riuscì a curare, e la sua voce  si trasformò in un timido sussurro. Aveva, comunque, già da qualche tempo dato  prova di essere al centro di fenomeni pressoché inspiegabili: se dormiva con la  testa appoggiata su un libro, al risveglio ne conosceva perfettamente il  contenuto. Cayce si incamminò sulla strada dell’autoipnosi, la quale gli aprì porte che  nemmeno immaginava. Mentre era sotto ipnosi, la sua voce tornava perfetta ma,  fatto più eclatante riusciva a parlare di argomenti che non conosceva affatto.  Fu così, in una di queste sedute di autoipnosi, che Cayce si autodiagnosticò la  causa del suo mutismo, utilizzando termini medici, così tecnici da poter essere  utilizzati e compresi solo da uno specialista del settore, parlò anche dei  rimedi che era necessario approntare per poterlo guarire. Inutile dire che al  risveglio dallo stato di autoipnosi, Cayce non ricordò nulla, ne tantomeno  comprese – una volta che gli venne presentato il resoconto di ciò che aveva  detto – le parole che aveva pronunciato.


LE SUE PROFEZIE

Edgar Cayce nelle sue numerose sedute, dettò tutta una serie di profezie che  sebbene non sono state del tutto esatte, resta pur sempre il fatto che una parte  elevata di queste si è avverata con una regolarità sconcertante. Disse che  migliaia di anni fa il Nilo scorreva verso ovest, la notizia fece grande  clamore, ma ancor più clamore fece l’affermazione di alcuni geologi che  affermarono che ciò era esatto. In altre sedute affermò che il misterioso popolo  degli Esseni un tempo si stanzio intorno alla zona del Mar Morto, fatto ormai  ampiamente assodato dal ritrovamento, nel 1946, dei famosissimi rotoli del mar  mar morto (noti anche come Manoscritti del mar Morto). Cayce fece anche  previsioni nel campo della politica e previde, con successo, che ben due  presidenti degli U.S.A. non avrebbero terminato il loro mandato quadriennale: si  trattava senza ombra di dubbio di Kennedy e di Roosvelt. Certo resta un dubbio  enorme, come mai Cayce nelle sue profezie risultò oltremodo vago circa le guerre  mondiali o problemi di natura politica di ampio spessore? C’è chi vede in queste  imprecisioni soltanto la prova che quella di Cayce fu solo una missione da  compiere per conto di chissà quale popolo o civiltà perduta. Qualunque sia la  verità – a tal riguardo – non può tuttavia tacersi che le “letture” di Cayce  hanno fatto nascere una tendenza che mira a spiegare o provare l’esistenza di  Atlantide, per troppo tempo, forse,  ritenuta soltanto frutto di fantasia. L’importanza del lavoro di Cayce, va comunque oltre, molto oltre. Basta  riflettere su un punto semplicissimo: Cayce riusciva a leggere ciò che un’anima  era stata in una vita precedente, attraverso queste “letture” è possibile  ricostruire, completandole con i dovuti collegamenti una storia del mondo  antichissimo vista e raccontata, però, da testimoni oculari. Molte di queste  “letture” hanno messo in luce degli aspetti cruenti della vita Romana o Greca,  di cui magari non si aveva notizia, ma la ricchezza delle informazioni di prima  mano fornita da Cayce sta tutta nelle rivelazioni che egli fa circa il  continente perduto di Atlantide.


LA PROFEZIA DI LEMURIA E ATLANDIDE

Tra gli anni 1920 e 1940, Edgar  Cayce, il cosiddetto “Profeta Dormiente”, divenne famoso soprattutto per le sue  convinzioni su Atlantide.
Molto meno note furono le descrizioni di Cayce d’una civiltà precedente:  l’Impero di Mu nell’Oceano Pacifico o Lemuria. Diceva, per esempio, che  l’Andrean, o la costa sul Pacifico del Sudamerica, occupava al tempo (in epoca  antidiluviana) l’estrema porzione orientale della Lemuria. Quando fece questa dichiarazione, anni fa,  gli oceanografi sapevano ben poco di quanto giacesse sotto il Pacifico. Solo   anni fa abbiamo avuto la conferma che la superficie sommersa di un arcipelago si  connetteva con le coste Peruviane come terraferma, fino ad affondare in un  momento imprecisato degli ultimi 10.000 anni. Noto oggi come Nazca Rise (Pendio  di Nazca), esso calza perfettamente con la descrizione di Cayce della parziale  locazione della Lemuria… A cominciare dal marzo 1995, dei sub giapponesi cominciarono a scoprire i resti  d’una città – completa di viali lastricati, archi in pietra, grandi piazze e  scalinate – a una profondità di 6-30 metri al largo di Okinawa. Fotografate e  sorvegliate, queste rovine sono state la prima prova fisica della civiltà  perduta, da quando Cayce ne parlò oltre mezzo secolo fa. Una prova come questa si combina perfettamente con le sue “Letture del Libro  della Vita” (o “Cronache di Akasha”) per descrivere grossolanamente Lemuria come  una catena interrotta di arcipelaghi e isole che collegavano il Pacifico dalla  costa del Sudamerica – secondo quanto diceva Cayce – fino al Giappone, dove i  sub trovarono la città inabissata. Dal momento che né Atlantide, né Lemuria erano continenti in senso stretto  geologico, entrambe furono effettivamente “continentali” in quanto a lontana  gettata d’influenza e vasta estensione culturale.


Il primo riferimento al continente scomparso del Nord Atlantico potrebbe  essere attribuito ad Esiodo, poeta greco dell’VIII sec.a.C.,che nelle sue opere  cito’ le “isole Benedette o Fortunate”,situate nell’ “oceano  occidentale”(Atlantico), popolate da mortali a cui gli dei avevano donato  l’immortalita’ ; Platone,nel suo Timeo parlo’ di Atlantide per bocca di Solone  in visita ad un sacerdote egizio,mentre nel Crizia aggiunse una storia sul  benessere ideale dei suoi abitanti; Plinio e Bacone scrissero anch’essi a  proposito del mitico continente perduto.
Dobbiamo pero’ arrivare ad Edgar Cayce,per trovare riferimenti piu’ che precisi  su questa misteriosa civilta’: egli lascio’ infatti in eredita’ al mondo circa  700 letture vitali (messaggi canalizzati) su Atlantide, descrivendo lo sviluppo  del suo popolo dal tempo della comparsa dell’uomo sulla Terra (secondo lui,oltre  10 milioni di anni fa) fino a circa il 10000 a.C., data della sua misteriosa  scomparsa, conseguente ad una presunta glaciazione, che avrebbe prima  frammentato e poi inabissato definitivamente le sue terre.
Le storie desunte dall’esplorazione di Cayce del contenuto dei Resoconti  Akashici, ci raccontano di un popolo molto evoluto tecnologicamente, ma che  utilizzo’impropriamente i doni concessi all’uomo dal Creatore, provocando la sua  distruzione. Adoravano un Dio Unico, simboleggiato dal Sole, di cui utilizzavano  l’energia per scopi benefici di guarigione o di distruzione. Idearono e  sperimentarono la cosiddetta Pietra Tuaoi, o Pietra di fuoco, o Grande  Cristallo, per captare l’energia solare e dialogare con Dio, per rigenerare il  corpo umano e conseguire l’eterna giovinezza.
Tale cristallo,da lui descritto come un cilindro a base esagonale con una punta  in grado di concentrare e deviare i raggi solari, veniva costruito da iniziati  che custodivano il segreto della sua preparazione.
Cayce cita nelle sue letture 3 diversi periodi, corrispondenti a mutamenti  avvenuti sulla Terra che portarono alla progressiva e lenta distruzione di  Atlantide, in seguito a terremoti,eruzioni vulcaniche,  spostamenti dei poli magnetici,  inabissamenti, glaciazioni, datate orientativamente tra il 50000 ed il 10000  a.C., epoca della definitiva scomparsa delle due isole rimanenti, tra cui  Poseidia, la principale.
Tali catastrofi rapprentarono per Cayce la risposta della Terra  all’allontanamento degli atlantidei dal loro cammino di crescita spirituale.  Nacquero infatti in seno al popolo di Atlantide due fazioni perennemente in  contrasto, i Figli della legge dell’Uno, orientati all’evoluzione spirituale,ed  i Figli di Belial ,dediti al conseguimento dei piaceri materiali e lontani dalla  legge dell’Uno.
Tra l’11000 ed il 10000 a.C., forse per percezione medianica, forse per  l’interpretazione di fenomeni materiali, i capi di Atlantide si resero conto  dell’imminente pericolo ed abbandonarono il paese.
“Quando i figli della legge dell’Uno si resero conto che sarebbe avvenuta la  distruzione finale delle terre di Poseidia e Atlantide, iniziarono le  migrazioni,con molti dei capi,verso altre terre” (lettura n.1007-3,26 giugno  1938)”..”giunsero a quelle (terre)che ora sono chiamate Pirenei ed Egitto  (lettura n. 633-2,26 luglio 1935)”.”e Yucatan”(lettura n.1599-1,29 maggio 1938).
Ancora piu’ antica di Atlantide era la terra di Lemuria, alla quale Cayce  dedico’ alcune letture vitali: secondo il “profeta dormiente”, tale continente  sprofondo’ nel Pacifico ancor prima della distruzione di Atlantide. I suoi  abitanti vennero descritti come un popolo molto pacifico,orientato alla ricerca  del contatto con Dio. Se gli atlantidei in fuga migrarono principalmente in  Egitto e Grecia, i Lemuri si diressero prevalentemente nell’attuale Messico ed  in America, mescolandosi alle etnie esistenti e creando una nuova civilta’.
E’ interessante apprendere dalle letture di Cayce una geografia del 10500 a.C.  profondamente mutata rispetto a quella attuale. Ad esempio il Sahara ed il  deserto del Gobi venivano descritti a quell’epoca come terre fertili, verdi, con  un clima temperato, mentre i poli godevano di una temperatura non rigida.
La storia dei mitici popoli di Atlantide e Lemuria e’ per Cayce inscindibilmente  connessa agli albori delle civilta’ dell’antico Egitto e dello Yucatan, che  sembrerebbero derivare da una comune sorgente.
La disgregazione totale del vecchio continente atlantideo avvenne secondo le sue  letture dal 15650 all’8150 a.C. Dopo la migrazione in terra egiziana, gli  atlantidei imposero agli egizi usi, costumi, civilta’e religione secondo  l’influenza dei Figli della Legge dell’Uno.
Raccolsero in templi speciali i documenti della storia di Atlantide. Tali templi  non sono stati ancora scoperti, ma Cayce assicura che nel momento in cui l’uomo  si liberera’ dal carcere del suo ego,essi ritorneranno alla luce per svelare i  loro segreti ad un’umanita’ in grado di accogliere finalmente il loro messaggio.
Anche la costruzione della Piramide di Giza e della Sfinge,che le letture datano  con precisione tra il 10490 ed il 10390 a.C., ai tempi di Hermes e Ra con  Aaaraaart, sarebbe il risultato della fusione delle conoscenze astronomiche e di  ingegneria degli Atlantidei con quelle egiziane del tempo.
Ho trovato molto affascinante lo studio di queste letture, che vennero  successivamente definite come Le profezie delle Piramidi.
L’edificazione della Sfinge e della Grande Piramide doveva rappresentare per gli  atlantidei d’Egitto il compito finale della raccolta ed occultamento di tutti i  documenti riportanti la storia ed i segreti della loro civilta’.
Viene decritta a questo proposito da Cayce una Sala dei Documenti e una Sala  delle Testimonianze: esse sarebbero poste rispettivamente tra la zampa destra  della Sfinge ed il Nilo (nella cosiddetta capsula del tempo ,”quel monte sacro  non ancora scoperto”) e sotto la zampa anteriore sinistra, nella base della  “pietra angolare”, sotto le fondamenta.
Nella camera segreta, che ancor oggi gli studiosi egittologi ed archeologi  stanno ricercando, sarebbero nascosti ,sempre secondo Cayce, “i documenti che  trattano delle origini dell’Atlantide e della piramide dell’iniziazione”…  “Questa (misteriosa piramide) si trova in linea con il fascio di luce che il  sole proietta tra le zampe anteriori della Sfinge, che fu posta piu’ tardi come  guardiano o sentinella”.
Cayce ci svela che, nella Piramide di Giza ,vennero rappresentate tutte quelle  profezie che erano state inizialmente raccolte nel Tempio dei Documenti. In tal  modo, la Piramide divenne l’Antro degli Iniziati .In esso vengono spiegati tutti  i cambiamenti avvenuti nel pensiero religioso del mondo secondo una scansione  spazio-temporale suggerita e rappresentata “nello strato e nel colore del  corridoio che penetra dalla base verso l’alto”.
Come fu costruita la Grande Piramide? Ancora oggi gli studiosi stanno vagliando  ogni possibilita’, senza riuscire a fornire una risposta in linea con le attuali  cognizioni scientifiche.
Le letture di Cayce svelano che essa fu edificata “attraverso l’uso di quelle  forze naturali che fanno galleggiare il ferro. Le pietre possono restare a galla  nell’aria allo stesso modo”. Noto la risonanza con la spiegazione fornita da  Ramtha, che suggerisce l’uso di forze antigravitazionali attivate  dall’elevazione di frequenza vibrazionale che diminuirebbe il peso e la gravita’  dei corpi fisici.

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