La piramide, che risale forse all’ultima fase della V Dinastia, e’ stata localizzata un paio di mesi fa in pieno deserto, nel complesso della necropoli di Saqqara, una trentina di chilometri a sud del Cairo: era sepolta a una certa profondità sotto alla sabbia, non lontano dal sito ove sorge la celebre piramide a gradoni di Djoser, forse la più antica esistente al mondo.
La presentazione della scoperta e’ peraltro avvenuta soltanto oggi su iniziativa del grande egittologo Zahi Hawass, segretario generale del Supremo Consiglio per le Antichita’ d’Egitto, che nella necropoli cairota lavora dall’88.
La nuova piramide, la numero 118 del catalogo egiziano, e’ situata non lontano dal complesso funerario di Djoser, e da quella intitolata allo stesso Teti.
Priva della sommità, dei 14 metri di altezza originari la forma tronca attualmente ne mantiene appena 5, con un’inclinazione di 51 gradi per 22 metri di lunghezza per lato, le pareti esterne non più ricoperte dall’originario rivestimento in calcare, estratto dalle cave della non lontana città di Tura.
Parte di tale rivestimento e’ tuttavia verosimilmente custodito in una cappella funeraria, risalente all’era del Nuovo Regno, individuata nei pressi durante gli scavi.
Vi sono stati anche rinvenuti resti di scrittura faraonica, tra cui un papiro medico nel quale si cita proprio Sesheshet: sarebbe una richiesta rivolta dalla sovrana-madre ai sacerdoti a proposito di problemi di capigliatura.