extraterrestre – MondoMisteri http://mondomisteri.altervista.org/blog MondoMisteri: Il portale dei misteri Wed, 23 Oct 2013 14:10:35 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.0.2 /favicon.ico extraterrestre – MondoMisteri http://mondomisteri.altervista.org/blog 32 32 Messaggio Alieno nel DNA http://mondomisteri.altervista.org/blog/messaggio-alieno-nel-dna/ http://mondomisteri.altervista.org/blog/messaggio-alieno-nel-dna/#respond Sat, 06 Apr 2013 17:55:20 +0000 http://mondomisteri.altervista.org/blog/?p=206 Due astrofisici ipotizzano che il messaggio intelligente lasciato nel nostro DNA è scritto con una semantica e una matematica che non possono essere spiegate con la teoria classica dell'evoluzione darwiniana.

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dna_alienoLa risposta alla domanda se siamo soli nell’universo, piuttosto che dalla ricerca nel cosmo, potrebbe essere proprio sotto il nostro naso, più letteralmente, all’interno di ogni cellula del nostro corpo.

Lo scienziato Sam Chang crede che le cosiddette sequenze non codificanti del DNA umano, ovvero quello che si pensava essere Junk (spazzatura), non sono altro che il codice genetico di forme di vita extraterrestri. In pratica gli ET sarebbero  nostri “Programmatori extraterrestri” Le sequenze non codificanti sono comuni a tutti gli organismi viventi sulla Terra, dalle spore (muffe) fino ai pesci, come per l’uomo, nel DNA umano esse costituiscono gran parte del genoma totale, come asserisce il Prof. Sam Chang, il capo del Team di scienziati. Sequenze non codificanti, originariamente conosciute come “DNA spazzatura”, sono stati scoperte anni fa, e la loro funzione è rimasta un mistero. La stragrande maggioranza del DNA umano è di un altro Mondo.

Questo specie di “griffe” sarebbe il timbro indelebile di una civiltà extraterrestre che ci ha preceduto di molti milioni o miliardi di anni. L’impronta biologica nel nostro genoma, sarebbe l’eredità lasciata da questa remota civiltà alla Via Lattea.

 

Due astrofisici ( Vladimir I. e Maxim A. Makukov ) ipotizzano che il messaggio intelligente lasciato nel nostro DNA è scritto con una semantica e una matematica che non possono essere spiegate con la teoria classica dell’evoluzione darwiniana.

Come riporta l’articolo di Discovery News, Shcherbak e Makukov lo chiamano SETI biologico, affermando che questo sistema di comunicazione è molto più duraturo ed efficace rispetto alla possibilità di rilevare gli alieni attraverso la ricezione di un una trasmissione radiofonica extraterrestre. Così scrivono sulla rivista Icarus:

“Una volta fissato, il codice rimane immutato attraverso i tempi cosmologici, infatti si tratta del sistema più durevole conosciuto. Quindi rappresenta una memoria eccezionalmente affidabile per una firma intelligente.

Una volta che il genoma è opportunamente riscritto, il nuovo codice con il “marchio di fabbrica” rimarrà congelato nella trasmissione del DNA alle successive generazioni, venendo tramandato attraverso lo spazio e il tempo”.

Per sostenere tale ipotesi, i modelli di codice genetico devono essere statisticamente molto significativi e intelligenti, cioè devono essere in possesso di caratteristiche che sono incompatibili con qualsiasi processo naturale, spiegano gli autori.

Secondo l’analisi dettagliata dei due ricercatori, il genoma umano mostra un’approfondita precisione nell’ordine di mappatura tra i nucleotidi del DNA e gli aminoacidi.

“Alcuni semplici accorgimenti nel codice rivelano un insieme di modelli aritmetici e ideografici che fanno pensare ad un linguaggio simbolico”, continuano i due. “Accurati e sistematici, questi modelli appaiono come il prodotto di una precisione logica e informatica non banale”.

L’interpretazione del dati porta i due ricercatori ad una conclusione straordinaria:

“Il nostro codice genetico sembra essere stato inventato al di fuori del Sistema Solare già diversi miliardi di anni fa”.

La conclusione di Shcherbak e Makukov, in effetti, sembra appoggiare la teoria della panspermia, l’ipotesi secondo cui la vita sulla Terra sarebbe stata seminata dallo spazio. Ma ci sono altri indizi che possano sostenere le conclusioni dei due astrofisici?

 

Materiale “strano” nel nostro DNA

Una ricerca pubblicata su Nature nel 2012, condotta da Robert Gifford, paleo virologo presso Aaron Diamond AIDS Research Center, e John Coffin, virologo alla Tufts University School of Medicine di Boston, rivela che tutti noi potremmo essere meno umani di quanto pensiamo.

Lo studio spiega che il genoma umano è in parte un virus, per la precisione il Bornavirus, portatore di morte per cavalli e pecore. Sembra che 2 milioni di anni fa, questo virus abbia inserito parte del suo materiale genetico nel nostro DNA.

La scoperta dimostra come questi virus di tipo RNA possono comportarsi come i retrovirus (ad esempio HIV) ed integrarsi stabilmente come ospiti dei nostri geni. Questo lavoro di ricerca potrebbe consentire di capirne molto di più sulla nostra evoluzione, rivelando come il mondo attuale sia anche il frutto del lavoro di un virus contenuto in ognuno di noi.

“La conoscenza di noi stessi come specie è stata leggermente mal interpretata” afferma Robert Gifford. Insomma non abbiamo tento conto che il DNA umano si evoluto anche grazie al contributo di batteri ed altri microrganismi e che le nostre difese immunitarie hanno fatto ricorso a quel materiale genetico per difendersi dalle infezioni. Sembra che fino all’8% del nostro genoma potrebbe ospitare materiale genetico dei virus.

In uno studio parallelo, alcuni ricercatori Giapponesi hanno trovato copie di un gene del Bornavirus inserite in almeno quattro zone diverse del nostro genoma. Ricerche condotte su altri mammiferi hanno rivelato la sua presenza in una vasta quantità di specie per milioni di anni.

“Hanno fornito le prove di un reperto fossile con tracce del Bornavirus”, afferma John Coffin, virologo alla Tufts University School of Medicine di Boston e coautore dello studio “Questo ci dice anche che l’evoluzione dei virus non è andata come pensavamo”.

Gli scienziati sostengono che il questa  “infezione preistorica” potrebbe essere una fonte di mutazione umana, specialmente nei nostri neuroni. E se invece di una “infezione” si trattasse del “marchio di fabbrica” ipotizzato da Shcherbak e Makukov?

 

Gli alieni potrebbero somigliarci più di quanto pensiamo

In un episodio di Star Trek The Next Generation – Il segreto della vita – si ipotizza che tutte le razze aliene, umani compresi, discendano da unica specie antica che per prima ha abitato l’universo, condividendo buona parte del codice genetico e facendo di tutte le specie senzienti un’unica grande famiglia cosmica.

L’idea è perfetta per un episodio di fantascienza in puro stile “ecumenico” startrekkiano, ma per il direttore dell’Istituto sulle Origini della McMaster University, Ralph Pudritz, l’idea che gli alieni possano essere simili a noi non è così fantasiosa.

Abbiamo sempre immaginato la vita senziente extraterrestre come qualcosa di completamente “aliena” rispetto alla vita umana. Eppure, secondo lo studio dello scienziato americano, esiste una struttura di “Dna universale”, che accomuna gli esseri umani e gli extraterresti.

La teoria si basa sulla ricerca, attualmente in corso, sugli amminoacidi che sono le 20 sostanze chimiche standard che compongono il DNA, molecola dalla quale dipende la vita umana. Di questi 20 amminoacidi, ne esistono 10 che, secondo i ricrcatori, si sarebbero formati milioni di anni fa nello spazio profondo.

Secondo Pudritz, siccome queste 10 sostanze chimiche hanno bisogno di meno calore e di una pressione inferiore rispetto a quella richiesta dagli altri aminoacidi più complessi, la loro capacità di sopravvivenza in ambienti ostili è notevolmente superiore, tale da poter esistere anche sulla superficie di un meterorite.

Infatti, secondo alcune teorie, la vita sul pianeta Terra, come anche su altri possibili pianeti abitabili, sarebbe giunta grazie alla caduta di antichi meteoriti sui quali erano presenti i componenti fondamentali della vita, appunto gli amminoacidi. “Questi 10 agenti chimici potrebbero essere adatti a rendere più efficienti i codici genetici, a seconda dell’ambiente di sviluppo”, continuato Pudritz.

Anche se nessuna prova empirica è stata ancora presentata a sostegno della teoria di Pudritz, non c’è dubbio che la questione pone interessanti quesiti sull’origine della specie umana. Ma secondo il ricercatore americano, sarebbe sbagliato immaginare degli alieni perfettamente uguali a noi: “Credo che non possiamo fare alcun tipo di previsione sull’aspetto degli extraterrestri. Ci sarebbero comunque delle differenze generate dall’ambiente specifico di sviluppo della specie”.

Questa affascinante teoria, se venisse confermata, avvalorerebbe anche la tesi dei Teorici degli Antichi Astronauti, secondo la quale, in antichità, alcuni extraterrestri in visita sul pianeta Terra, contribuirono all’evoluzione e allo sviluppo di una civiltà umana sul nostro pianeta.

Se così fosse, l’umanità non solo non si ritroverebbe più ad essere l’unica specie ad abitare l’Universo, ma farebbe parte di una vera e propria famiglia cosmica di dimensioni… universali!

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Testimonianza di un Lettore http://mondomisteri.altervista.org/blog/testimonianza-lettore/ http://mondomisteri.altervista.org/blog/testimonianza-lettore/#respond Thu, 06 Sep 2012 12:41:07 +0000 http://mondomisteri.altervista.org/blog/?p=651 Magari di queste storie ne avete sentite tante ed anche fasulle, ma la mia vi assicuro che non è assolutamente inventata. Ti allego anche la lastra di una risonanza magnetica che ho fatto circa un anno fà; e dalla quale risulta che io avrei una sfera metallica nel collo.

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(MR) PosDisp: [7In questi giorni ho ricevuto la mail di un lettore (Bruno), con dei file allegati chiedendomi di pubblicare la sua esperienza personale e ho deciso di pubblicare tutta la storia integralmente.
Ringrazio Bruno per aver condiviso la sua esperienza.

Ciao,
magari di queste storie ne avete sentite tante ed anche fasulle, ma la  mia vi assicuro che non è assolutamente inventata! Ti allego anche la  lastra di una risonanza magnetica che ho fatto circa un anno fà e  dalla quale risulta che io avrei una sfera metallica nel collo..( no  comment), anche se prima o poi dovrò decidermi a farla asportare x  levarmi ogni dubbio sulla sua provenienza. Le altre due foto invece le  ho scattate qualche anno fà dalle mie parti e gli oggetti che si  intravedono a me non sembrano molto terrestri e cmq lascio a te  giudicare.  Un saluto,  Bruno.

Eccomi quà..
Dunque, stiamo parlando di molti anni fà quando avevo appena nove anni, in un tiepido pomeriggio di primavera. Il ricordo di quel giorno è talmente nitido che mi viene da rabbrividire.. stavo giocando nel prato davanti a casa mia, quindi lontano poco più di venti metri e ad un certo punto è come se fosse scomparso tutto attorno a me e quello che mi circondava era qualcosa di indefinito con un forte odore acre, simile alla nebbia.. molto acre. Vuoi sapere cosa mi è successo? Non lo so, so solo che sentivo mia madre che ogni tanto mi chiamava ma io non le potevo rispondere xk probabilmente non ero più materialmente in quel prato! Da quel momento sono passate circa tre ore interminabili, nelle quali mia madre ha continuato a chiamarmi senza avere mai alcuna risposta da me ed all’improvviso, come per magia, mi sono ritrovato di nuovo a casa, in quel prato, ma era successo qualcosa di molto strano e di cui non ricordavo assolutamente niente ma che in qualche modo mi aveva sconvolto xk sentivo, dentro di me, di non essere più lo stesso di prima, nel senso che, a parte la confusione che avevo in testa e mia madre che continuava a chiedermi dove fossi stato, mi stava uscendo del sangue dal naso ed oltre a quello, la cosa che più mi ha sconvolto, anche perché la ricordo come fosse accaduto ieri, è stato qualcosa che è uscito, sempre dal naso e delle dimensioni di un fagiolo… a cui, però, dato lo stato in cui ero non avevo dato peso! A quel punto, ho provato a rispondere a mia madre ma la mia voce era debole e tremolante oltre che ad essere diversa da quella abituale che avevo a quell’età, panico assoluto! E mia madre che continuava a chiedermi che cosa avessi combinato! Da parte mia, naturalmente nessuna spiegazione perché non sapevo darne alcuna.. il giorno dopo ricordo di essere stato a fare una visita dall’ottorino-laringoiatra perché la gola mi faceva male e non riuscivo a parlare: responso, corde vocali “incrinate” e voce cambiata definitivamente, stando al dottore per avere gridato troppo forte! (mi sono sempre domandato perchè o per che cosa..) Quelle tre ore, mi hanno cambiato la vita e causato strani sogni, anzi, in particolare un incubo, tutte le notti, per quindici lunghi anni ed ancora oggi ricordo molto bene quello che sognavo e sento anche spesso l’odore acre di quella strana nebbia.. e ci sarebbero altre cose, di cui almeno per adesso non mi và di parlare o delle quali forse te ne parlerò più avanti.. x ora penso che basti ed avanzi e riscrivere queste cose ti assicuro che mi ha fatto rivivere quegli incubi e che mi ha fatto stare molto….male.
Bruno.

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Ufo nel Giappone Antico http://mondomisteri.altervista.org/blog/ufo-nel-giappone-antico/ http://mondomisteri.altervista.org/blog/ufo-nel-giappone-antico/#respond Wed, 07 Dec 2011 16:12:18 +0000 http://mondomisteri.altervista.org/blog/?p=685 Tracce di Ufo ritrovate nell'antico Giappone, in un vecchio documento viene descritto un incontro ravvicinato su una spiaggia giapponese nel 1803, il manoscritto racconta le storie di marinai giapponesi che si trovarono in terre straniere dopo essersi persi in mare

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ufoanticogiapponeLa Biblioteca Iwase Bunko è in possesso   di un documento intitolato Hyouryuukishuu (“Diario e racconti dei naufraghi”),   che è stato stampato nel corso del tardo periodo Edo (1603-1868). Il documento   racconta le storie di marinai giapponesi che si trovarono in terre straniere   dopo essersi persi in mare, così come stranieri naufraghi approdati sulle   spiagge del Giappone. Per il popolo giapponese, che all’epoca viveva in un   prolungato periodo di isolamento nazionale, questi racconti esotici devono   essere sembrati molto fantastici. Ma oggi queste storie sono state ristudiate e   tra queste storie vi è il racconto di una nave naufragata, con un aspetto molto   misterioso. Secondo il documento, questa nave è spiaggiata a Harashagahama a   Hitachi-no-kuni (l’attuale prefettura di Ibaraki). Il corpo della nave,   descritta come 3,3 metri di altezza e 5,4 metri di larghezza, era stato   costruito da materiale simile al colore del legno di sandalo rosso e ferro ed   era dotato di finestre di vetro o cristallo. Personaggi misteriosi ed un   alfabeto sconosciuto sono stati trovati in iscrizioni all’interno della nave. A   bordo della nave alla deriva fu trovata  una donna giovane elegantemente   vestita  con un viso pallido con sopracciglia e capelli rossi , fu  stimato   essere tra i 18/ 20 anni. Fu scritto che parlava una lingua sconosciuta,   metallica , tanto che quelli che aveva incontrato non erano in grado di   determinare da dove fosse venuta. Tra le sue braccia  stringeva una semplice   cassa luminosa simil legno che sembrava essere di grande valore per lei, al   punto da non permettere a nessuno di avvicinarvisi. Il documento mostra una   porzione di testo che si trova all’interno della nave. Altri documenti del   periodo Edo descrivono le varianti dettagliate  di questo misterioso incontro.   Toen Shousetsu (1825), nel libro Kyokutei Bakin (che è più famoso per i suoi 106   volumi di epica samurai Nansou Satomi Hakkenden) racconta la storia   dell’incontro stesso, riferendosi alla strana imbarcazione come il utsuro-fune   (“nave lievitante vuota”). Un’altra variante di questo racconto appare in Ume no   Chiri (1844), scritto da un autore relativamente sconosciuto chiamato Nagahashi   Matajirou. ” Un’analisi approfondita di queste due varianti della storia si   possono trovare in un articolo tradotto da Kazuo Tanaka intitolato “Incontro   ravvicinato su una spiaggia giapponese nel 1803. Questo racconto è il secondo   ufficiale che sta riscuotendo un interesse nazionale per i sui dettagli sul   fenomeno ufo giapponese.
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Racconti di abduction http://mondomisteri.altervista.org/blog/racconti-abduction/ http://mondomisteri.altervista.org/blog/racconti-abduction/#comments Mon, 25 Oct 2010 13:16:59 +0000 http://mondomisteri.altervista.org/blog/?p=962 Sei un Addotto o conosci la storia di uno di loro? racconta gli avvenimenti, potrai restare anonimo creando un nome fittizio o indicare chiaramente il tuo nome e cognome

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abductionHo trovato la testimonianza di un uomo che casualmente si è ricordato tanti strani fenomeni accaduti nella sua vita fin da bambino. Da quel momento tutti i successivi rapimenti sono coscienti. L’alieno ha una sembianza umanoide, ma il suo volto è più allungato,  i suoi occchi sono più grandi e le pupille sono verticali. Ci sono molti dati tecnici e descrizioni, viaggi nello spazio ecc. Il rapito spesso viene portato in un laboratorio dove c’è anche una sala con tanti letti di metallo fissati solo da un piede, in questo luogo avvengono la maggior parte dei rapimenti, dove eseguono la prima fase delle analisi. Un giorno viene a sapere che dai tre terribili incidenti che ha avuto con la moto è uscito vivo grazie a questi “alieni custodi” che lo seguono fin da bambino. Cresce in lui la gratitudine e l’amore per loro. Ha più fiducia nelle loro azioni e quando viene rapito per altre operazioni chirurgiche non si oppone più.
Ci sono invece tantissimi altri casi in cui gli addotti hanno una terribile esperienza del rapimento e  durante le ipnosi ricordano queste scene e hanno paura.

Sei un Addotto o conosci la storia di uno di loro? racconta gli avvenimenti, potrai restare anonimo creando un nome fittizio o indicare chiaramente il tuo nome e cognome.

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Padre Balducci e gli Alieni http://mondomisteri.altervista.org/blog/padre-balducci-gli-alieni/ http://mondomisteri.altervista.org/blog/padre-balducci-gli-alieni/#respond Wed, 20 Oct 2010 14:05:21 +0000 http://mondomisteri.altervista.org/blog/?p=1043 Domenica 8 Ottobre 1995 – RAI 1 – Trasmissione “SPECIALE TG1” Anche se la notizia non è recente, ho deciso di pubblicare ugualmente questa pagina, per chi non ha mai ascoltato le interviste effettuate a Padre Balducci in merito alla posizione della Chiesa nei confronti di una possibile entità extraterrestre. E.T. e i suoi fratelli ...

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padre_balducciDomenica 8 Ottobre 1995 – RAI 1 – Trasmissione “SPECIALE TG1”
Anche se la notizia non è recente, ho deciso di pubblicare ugualmente questa pagina, per chi non ha mai ascoltato le interviste effettuate a Padre Balducci in merito alla posizione della Chiesa nei confronti di una possibile entità extraterrestre.
E.T. e i suoi fratelli esistono davvero, non sono né un’invenzione della mente umana né una congettura e probabilmente sono più evoluti di noi. A darci queste rivelazioni dallo spazio non è un appassionato di fenomeni paranormali, ma padre Corrado Balducci, della congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, teologo molto stimato in Vaticano e amico personale del Papa

 

Testo dell’intervista

Bruno Mobrici: Padre Balducci,   allora, lei che cosa risponderebbe a quanti sostengono che gli alieni sono già   fra di noi?
Padre BALDUCCI:Non si può più   pensare… è vero, non è vero, sono veri o sono falsità, ci si crede o non ci si   crede, no! Oramai ci sono varie considerazioni che FANNO DIRE CON CERTEZZA   CHE LA ESISTENZA DI QUESTI ESSERI C’È. NON SI PUÒ DUBITARE. Magari si potrà   dire che su cento fenomeni ce ne saranno… anche se si dicesse 99 non veri e 1   vero, c’è quell’1 che dice che certi fenomeni esistono. Quindi, questo è   il primo problema, non è più… non rientra più nell’ambito della prudenza   umana… dubitare… perché… la prudenza dice di essere prudenti, ma non di   negare.
Bruno Mobrici: Con quali   conseguenze sotto il profilo della religione, della   filosofia…
Padre BALDUCCI: Non ci sono nessune   con… non c’è alcuna conseguenza negativa… tutto è contemplato, mica il   Signore ci ha rivelato tutto, e quindi si può pensare benissimo, anche la   stessa redenzione umana, Cristo rimane sempre il centro dell’Universo, ma   nell’Universo ci sono… c’è tutto… quello… non solo il mondo, ma ci sono le   migliaia di stelle, le migliaia di galassie, e ci sono… non voglio adesso dire   numeri, ma indubbiamente si può pensare e ragionevolmente a questo   punto… ed entriamo qui nella seconda questione, come si spiegano, …alla esistenza di altri mondi abitati, in che maniera abitati, da chi   abitati? Vede noi… c’è un detto che risale ancora a secoli, secoli fa:   “Natura non facit saltus” eh… “la Natura non fa salti” cioè… no… c’è il   regno vegetale, il regno animale, il regno umano… e il regno angelico, le   uniche cose, quattro regni che conosciamo. Tre sono naturali e li vediamo. Tra l’uomo, l’essere umano e l’angelo, eh… c’è un salto un po’ grosso da   fare. Ecco perché già con questo argomento della convenienza, che è   illustrato molto bene da San Tommaso, uno dei più grandi teologi, è probabile, è verosimile, ecco… più che altro… che tra l’uomo, che ha già uno   spirito, in sé, ma povero spirito… è soggetto alla materia in una maniera   incredibile, basta alla sera, uno sente il bisogno di andare a letto, mentre   l’anima non ha bisogno di dormire. Basta una piccola malattia… ba… insomma,   è talmente imprigionato, e l’angelo che è solo spirito, è verosimile che ci   siano altri esseri, i quali abbiano un’anima, diciamo così, che è meno legata,   meno subordinata al corpo e un’anima di questo genere è ovvio che può compiere   progressi che noi, per quanto ne facciamo tanti in questi ultimi decenni, non   siamo in grado di compiere.

 

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