bibbia – MondoMisteri http://mondomisteri.altervista.org/blog MondoMisteri: Il portale dei misteri Sun, 09 Feb 2014 21:39:39 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.0.2 /favicon.ico bibbia – MondoMisteri http://mondomisteri.altervista.org/blog 32 32 Scheletri giganti falsi? http://mondomisteri.altervista.org/blog/scheletri-giganti-falsi/ http://mondomisteri.altervista.org/blog/scheletri-giganti-falsi/#respond Thu, 30 May 2013 09:51:49 +0000 http://mondomisteri.altervista.org/blog/?p=61 In molti scavi, avvenuti in Sardegna, sono stati ritrovati degli scheletri giganti, ma difficilmente vengono documentati e alcune foto che ho analizzato risultano false. Sono esistiti davvero i giganti?

The post Scheletri giganti falsi? appeared first on MondoMisteri.

]]>
In passato i giganti esistevano? o sono soltanto dei miti?

falsi_gigantiUltimamente in rete circola una foto su una presunta scoperta archeologica avvenuta in Sardegna che proverebbe l’esistenza dei giganti. In rete ormai vengono mostrate molte foto di giganti ritrovati in varie parti del mondo, ma la maggior parte delle immagini che ho analizzato sono realizzate con programmi di fotoritocco.

Un esempio molto evidente è la foto che ho allegato in questa pagina. Se viene osservata superficialmente l’immagine sembrerebbe reale e inizialmente anche io ci stavo credendo, ma iniziando ad osservarla con attenzione, mi sono accorto che i due teschi sono identici e per renderli diversi hanno modificato la cromatura. Guardando attentamente noterete anche che le parti mancanti del primo teschio sono identiche al secondo.

In più ho notato che il teschio in alto supera il livello della strada e quindi non è stato dissotterato in quel punto Infine la notizia di questa foto diceva che il ritrovamento è avvenuto in Sardegna, ma dagli abiti e dalla carnagione le persone che vedo in questa foto non mi sembrano Italiani.

Ovviamente anche se ci sono tantissime foto false, questo non significa che i giganti non sono esistiti nel passato. Molte civiltà antiche sparse in tutto il mondo parlano dei giganti, e anche tantissimi testi tra cui la Bibbia. Per chi vuole approfondire questo argomento, in passato avevo già scritto un articolo. Continua qui

The post Scheletri giganti falsi? appeared first on MondoMisteri.

]]>
http://mondomisteri.altervista.org/blog/scheletri-giganti-falsi/feed/ 0
Trovato il passaggio del Mar Rosso http://mondomisteri.altervista.org/blog/trovato-il-passaggio-del-mar-rosso/ http://mondomisteri.altervista.org/blog/trovato-il-passaggio-del-mar-rosso/#respond Sun, 12 May 2013 08:22:46 +0000 http://misterix.altervista.org/blog/?p=100 Nel 1998, alcuni ricercatori ripercorrendo le strade descritte nell'esodo sono giunti fino al Mar Rosso e nei fondali sorprendentemente trovarono delle ruote di carro egizio appartenenti al periodo in cui visse Mosè

The post Trovato il passaggio del Mar Rosso appeared first on MondoMisteri.

]]>
passaggio_mar_rossoAncora  oggi, la narrazione del passaggio degli ebrei attraverso il Mar Rosso continua ad alimentare lo scetticismo di alcuni studiosi circa la sua veridicità. È questo l’avvenimento centrale e più importante dell’epopea dell’Esodo. Senza di esso Mosè non avrebbe potuto trascinare il popolo ebraico nella terra promessa e la religione ebraica non sarebbe mai sorta e neppure il Cristianesimo. La storia umana avrebbe avuto un corso totalmente diverso.   Il passaggio del Mar Rosso, quindi, si pone in prospettiva come uno degli avvenimenti più importanti e decisivi della Storia.   Ironia della sorte, sono proprio alcuni storici i primi a negargli ogni realtà storica. Per una qualche ragione il passaggio attraverso il Mar Rosso, come viene descritto dalla Bibbia, è sempre apparso agli studiosi talmente al di fuori della realtà, che lo hanno sempre rigettato a priori, dedicandosi a ricercare soluzioni alternative.   A nessuno è mai passato per la mente che l’unica spiegazione realistica di quell’episodio è proprio fornita dalla Bibbia stessa. Un’analisi accurata del racconto esclude che esso sia stato inventato e porta a concludere che quel passaggio deve essere avvenuto realmente ed esattamente dove, quando e come descritto in Esodo. passaggio_mar_rosso1 Nel 1998, alcuni ricercatori ripercorrendo le strade descritte nell’esodo sono giunti fino alla spianata di Nuweiba che si affaccia nel golfo di Aqaba che al tempo veniva chiamato Mar Rosso. Alcuni sommozzatori decisero di scandagliare il fondale esattamente nel punto in cui si pensa ci sia stato l’attraversamento e  sorprendentemente trovarono delle ruote di carro egizio appartenenti al periodo in cui visse Mosè, varie ossa umane e mascelle di cavallo.

Nel video che ho allegato potremo seguire attraverso delle mappe e la lettura dell’esodo il percorso che Mosè ha intrapeso per liberare il popolo di Dio. Troverete anche le immagini delle ruote dei carri ritrovate nei fondali del Mar Rosso.

[banner]

The post Trovato il passaggio del Mar Rosso appeared first on MondoMisteri.

]]>
http://mondomisteri.altervista.org/blog/trovato-il-passaggio-del-mar-rosso/feed/ 0
Arca di Noè http://mondomisteri.altervista.org/blog/arca-noe/ http://mondomisteri.altervista.org/blog/arca-noe/#respond Thu, 15 Oct 2009 21:28:52 +0000 http://mondomisteri.altervista.org/blog/?p=1293 La ricerca dell'arca di Noè ha sempre suscitato interesse nell'uomo fin dai tempi più remoti, e fino ad oggi siamo ancora intenti nel trovare delle risposte certe.

The post Arca di Noè appeared first on MondoMisteri.

]]>
L’ARCA DI NOE’ SUL MONTE ARARAT?

Arca_noeLa ricerca dell’arca di Noè ha sempre suscitato interesse nell’uomo fin dai tempi più remoti, e fino ad oggi siamo  ancora intenti nel trovare delle risposte certe. Ormai sono state effettuate parecchie ricerche e ognuna di essa  afferma di aver trovato l’arca.
Nel settembre del 1960, sulla rivista Life Magazine, apparve un articolo in cui si faceva menzione di alcune foto  scattate dal satellite e che mettevano in evidenza una formazione rocciosa a forma di barca. Le immagini riprendevano un tratto montuoso della catena dell’Ararat. Il titolo recitava: “E’ l’arca di Noè? Avvistata una struttura  simile ad una barca vicino all’Ararat”. Ben presto una spedizione di scienziati americani ispezionò la zona. A circa 2000 metri di altezza, fra crepacci e  detriti di frane, gli esploratori trovarono la formazione rocciosa le cui dimensioni corrispondevano perfettamente alle  misure dell’arca biblica: 300 cubiti di lunghezza, 50 di larghezza e 30 di altezza. Gli scienziati della spedizione  convennero che  la formazione rocciosa non era una formazione naturale, era troppo perfetta. Erano trascorsi 15 anni dalla lettura dell’articolo di “Life” e tra gli uomini che parteciparono alla spedizione del 1960  solo uno di questi, il Dr. Arthur Brandenburger, era convinto che la formazione rocciosa fosse veramente una nave  costruita dall’uomo. Intanto dai laboratori di Los Alamos, nei quali era stato portato un campione della formazione rocciosa, vennero  utilizzati vari tipi di metal detector. Ad ogni rilevazione disposero delle pietre che venivano successivamente collegate  tra loro da del nastro adesivo. Ben presto apparve un perfetto scheletro di una autentica nave: Baumgardner,  inizialmente scettico, cominciò a provare vivo interesse. Stava venendo fuori la struttura completa della nave. Molti critici hanno tentato di smontare le tesi di Baumgardner. E’ stato fatto notare, giustamente, che le pietre di  ancoraggio riportavano incisi dei motivi cristiani, probabilmente bizantini. Si è concluso che dovevano essere, non  pietre d’ancoraggio, ma pietre tombali armene.
Nel  novembre del 2003 una spedizione organizzata dall’associazione russa  afferma di aver trovato sulla catena  dell’Ararat quella che essa ritiene sia l’Arca di Noe’, gia’ fotografata negli anni scorsi dallo spazio, cioe’ un’enorme  struttura in legno pietrificato che corrisponderebbe alle misure fornite dalla Bibbia. La notizia del ritrovamento e’ stata data dal capo della missione, Andrei Polyakov, un linguista e documentarista, che  produce film sui misteri della Terra, e interviste alla stampa russa. Polyakov sostiene di avere ottenuto il permesso delle autorita’ turche per salire sull’Ararat, chiuso in relazione ai  problemi di sicurezza nel sudest curdo, e di avere raggiunto il luogo dove si troverebbe l’Arca. ”L’Arca non e’ sulla cima dell’Ararat ma ad una trentina di chilometri da essa – dice Polyakov – e la stessa Bibbia  afferma che essa era approdata non sull’Ararat ma ”sulle montagne dell’Ararat”. ”E’ una struttura enorme di legname  pietrificato lunga 150 metri, larga 25 e alta 15 che assomiglia ad una nave con il ponte grande come un campo di  calcio” spiega Polyakov il quale aggiunge che la spedizione ha trovato sul posto delle enormi lastre di pietra che  potrebbero essere le ”ancore”. ”Ma sono talmente tante che fanno pensare ad un’intera flottiglia di navi” piuttosto che  ad una sola enorme imbarcazione, dice il capo della spedizione che trasmettera’ un documentario sull’argomento sui  canali televisi russi nel mese di novembre. In seguito ad un terremoto avvenuto nel 1948, secondo fonti locali curde citate da Polyakov, l’Arca si sarebbe  spaccata in due, e una parte di essa spunta ora dalla terra ed e’ visibile per un’altezza di due metri mentre il resto  rimane sepolto. ”Tocca naturalmente agli studiosi appurare con certezza se si tratti proprio dell’Arca” dice Polyakov il  quale annuncia una nuova più grande spedizione internazionale per risolvere una volta per tutte il mistero dell’Arca.

Arca_Noe_Araratararat2 
Negli ultimi anni, numerose immagini da satelliti militari sono state declassificate e rese disponibili alla ricerca. fatto sta che un ricercatore, tale Porcher Taylor , ha tirato fuori delle immagini del monte Ararat molto bizzarre. in  esse, compare costantemente una enorme anomalia geologica.  anomalia perchè sembra essere un oggetto coerente, ricoperto da uno spessissimo strato di ghiaccio, e soprattutto  di diversa composizione rispetto all’ambiente circostante.

Intervista a: Claudio Schranz, la guida che ha scalato  la montagna trovando una trave dell’arca.

La trave sbuca dal ghiacciaio del Monte Ararat, a 4200 metri di quota. E´ visibile a occhio nudo e lui, la guida alpina  Claudio Schranz di Macugnaga, non ha più dubbi: è un frammento dell´Arca di Noè. L´ha vista e l´ha fotografata a una  distanza di cinque metri. E´ la mattina del 2 dicembre, Schranz è un alpinista di 51 anni, con all´attivo centinaia di  spedizioni in tutto il mondo. Ma quel legno che sbuca per una settantina di centimetri è qualcosa di strano e  inconsueto.
CHE COSA HA PROVATO IN QUEL MOMENTO? “Un´emozione indescrivibile, qualcosa che non avevo mai sentito dentro di me, malgrado tutte le spedizioni a cui ho  partecipato in oltre trent´anni della mia vita, dal Nepal all´Himalaya, al Messico, alle Ande e alle Montagne Rocciose”.
MA COME PUÒ ESSERE SICURO CHE QUEL LEGNO APPARTENGA VERAMENTE ALL´ARCA DI NOÈ E NON  PUÒ TRATTARSI DI QUALUNQUE ALTRO REPERTO? “A quelle altitudini non esistono insediamenti umani: un legno di quelle dimensioni, anzi una trave, può essere soltanto  portata o al massimo finire lì. Gli studi sull´Arca di Noè sono stati compiuti da Angelo Palego, di Trecate, in provincia  di Novara, che da quindici anni insegue questo sogno e più volte è venuto quassù, ha anche camminato sul  ghiacciaio che custodisce un grosso frammento dell´imbarcazione. Dopo aver compiuto la diciottesima spedizione,  mi ha chiesto di provare a raggiungere la zona da lui indicata perchè aveva intravisto qualcosa di strano. Le sue  coordinate erano esatte, lui ha condotto ricerche precise riferendosi alle indicazioni della Bibbia. Tutto sembra  corrispondere. L´Arca, dopo il diluvio, si sarebbe posata sull´Ararat e si sarebbe poi spezzata in due in seguito a un  terremoto. Il frammento visto da me potrebbe essere una trave della base dell´imbarcazione. Ne sono praticamente  certo, anzi mi sento di avallare al cento per cento la tesi di Palego”.
L´ARCA AFFIORA DOPO 4371 ANNI ED È UNA SCOPERTA SCIENTIFICA STRAORDINARIA. ALTRI PRIMA DI  LEI HANNO PORTATO TESTIMONIANZE DELLA SUA ESISTENZA, A COMINCIARE DAL FRANCESE NAVARRA.  POI CI SONO STATE LE RILEVAZIONI DEI SATELLITI AMERICANI E ANCHE MESSNER HA VOLUTO  AVVENTURARSI LASSÙ. LEI PERÒ PORTA QUALCOSA DI NUOVO. ERA SOLO IN QUEL MOMENTO? “Andiamo con ordine e ripercorriamo l´avventura. Ricevo la telefonata di Palego, noto per le sue spedizioni (ricordate  quando fu preso prigioniero dai guerriglieri curdi di Ocalan e liberato con l´intervento del governo italiano?) e parto  per la Turchia. Quella montagna mi interessava, l´obiettivo anche. Prima di affrontare la scalata mi affido a due  alpinisti del luogo, so bene che la stagione è molto avanzata e che troverò difficoltà, tanta neve. Mi accompagnano  sino a un certo punto, con due asini. Ci accampiamo, ma il tempo è pessimo e a un certo punto gli animali affondano  nella neve sino al dorso. I miei compagni decidono di tornare a valle e io rimango da solo, ma non posso più  arrendermi. Proseguo tra molte difficoltà, mi travolge anche una valanga e cado per tre volte nei crepacci. Ero già  stato lassù altre volte da solo, ma non nella stagione invernale. E´ stata dura, ma alla fine ce l´ho fatta”.
QUANDO SI È RESO CONTO CHE AVEVA RAGGIUNTO VERAMENTE IL POSTO ESATTO? “Ho ripreso la marcia a mezzanotte e all´alba del 2 dicembre ero sul luogo. Dall´alto, con un cannocchiale, si  distingueva distintamente sotto il ghiacciaio Parrot la sagoma di una striscia scura che spuntava in superficie per  circa un metro. Ho avuto un sussulto e mi sono avvicinato sin dove ho potuto, a una distanza di cinque-sei metri. Non  ho potuto di più, perchè temevo di cadere in un crepaccio. Ma tanto bastava per vedere a occhio nudo che quella  struttura lignea annerita, forse perchè intrisa di pece, era una trave, con i suoi spigoli e uno spessore di circa 30  centimetri. Ho estratto la telecamera dallo zaino e nel silenzio più assoluto ho filmato. Il video dura un´ora ed è visibile  sul sito Internet www.noahsark.it”.
CHE COSA ACCADRÀ IN FUTURO? “La trave è a 200 metri di distanza dal punto in cui Palego anni fa individuò la sagoma di una porzione di Arca, sotto i  ghiacci. Ebbene io tornerò lassù l´estate prossima e cercherò di estrarre in parte quel frammento, ma occorre la  collaborazione delle autorità turche. In ogni caso un pezzo, almeno un pezzetto, lo porterò in Italia”

The post Arca di Noè appeared first on MondoMisteri.

]]>
http://mondomisteri.altervista.org/blog/arca-noe/feed/ 0
Scheletri Giganti http://mondomisteri.altervista.org/blog/scheletri-giganti/ http://mondomisteri.altervista.org/blog/scheletri-giganti/#comments Fri, 03 Aug 2007 12:19:50 +0000 http://mondomisteri.altervista.org/blog/?p=1380 I giganti esistevano veramente o sono soltanto una bufala? Molti   siti ultimamente dedicano molto spazio sulla presunta scoperta dell’esistenza   dei giganti che vissero in tempi remoti sulla nostra cara terra.   In rete ormai girano molte foto su questa scoperta che sembra confermare    la reale esistenza, ma prima di analizzare queste immagini nell’era di photoshop   ...

The post Scheletri Giganti appeared first on MondoMisteri.

]]>
I giganti esistevano veramente o sono soltanto una bufala?

Scheletri_Giganti.jpgMolti   siti ultimamente dedicano molto spazio sulla presunta scoperta dell’esistenza   dei giganti che vissero in tempi remoti sulla nostra cara terra.   In rete ormai girano molte foto su questa scoperta che sembra confermare    la reale esistenza, ma prima di analizzare queste immagini nell’era di photoshop   voglio prima parlare dei documenti storici che parlano dei giganti:
La Bibbia è sicuramente uno dei libri più conosciuti nel modo,    questo testo sacro parla nei suoi primi capitoli proprio di giganti, chiunque ha   in casa una Bibbia potrà leggere le parole che sto trascrivendo.   Genesi 6, 1-7 1Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e     nacquero loro figlie,    2i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne     presero per mogli quante ne vollero. 3Allora il Signore disse: “il     mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà   di centoventi anni”. 4C’erano sulla terra i giganti a quei tempi    – e anche dopo – quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e     queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini     famosi.    5Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra     e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male. 6E     il Signore si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor     suo. 7Il Signore disse: «Sterminerò dalla terra l’uomo che ho creato:     con l’uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono  pentito di averli fatti».

Note della Bibbia di Gerusalemme – EDB

Difficile (di tradizione Jahvista). L’autore sacro si riferisce a una leggenda popolare sui giganti, in ebraico Nefilim, che sarebbero titani orientali, nati dall’unione tra donne mortali ed esseri celesti. Senza pronunziarsi sul valore di questa credenza e velando il suo aspetto mitologico, richiama solo questo ricordo di una razza insolente di superuomini, come un esempio della perversità crescente che sta per motivare il diluvio. Il giudaismo posteriore e quasi tutti i primi scrittori ecclesiastici hanno visto angeli colpevoli in questi “figli di Dio”. Ma a partire dal IV secolo, i Padri, per una nozione più spirituale degli angeli, hanno comunemente interpretato i “figli di Dio” come la discendenza di Set e le “figlie degli uomini” come la discendenza di Caino.

Numeri 13, 32-33 32Screditarono presso gli Israeliti il paese che avevano     esplorato, dicendo: “Il   paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese che divora i suoi     abitanti; tutta la gente che vi   abbiamo notata è gente di alta statura; 33vi abbiamo visto i giganti,     figli di Anak, della razza
Siracide 16,  7-9 7Dio non perdonò agli antichi giganti,che si erano ribellati per la     loro forza. 8Non risparmiò i concittadini di Lot, che egli aveva in     orrore per la loro superbia.   9Non ebbe pietà di nazioni di perdizione, che si erano esaltate per i     loro peccati.
Sempre nella Bibbia viene riportato anche il famoso combattimento fra Davide   e il gigante Golia, che viene descritto come un “campione di più di tre metri   d’altezza”.

 


Anche  nelle mitologie di molte culture compaiono esseri dall’aspetto umano ma di  incredibile statura e forza.
Per esempio nella mitologia greca, si trovano diversi personaggi  denominati giganti.
I primi giganti furono creati da Eurinome, la Dea che tutto creò, e furono detti  Giganti Centimani: Briareo, Gige e Cotto. Stettero a guardia dei Titani esiliati  da Zeus, dopo che aiutarono l’olimpo a vincere la guerra passata alla storia  come Titanomachia. Altri ventiquattro giganti (non centimani) combatterono la gigantomachia.  Vennero sconfitti dagli Dei con l’aiuto di Eracle. Si racconta anche di come Pallade, figlio di Pandione re di Atene avesse  generato una stirpe di giganti.
Anche nella mitologia romana vengono citati i giganti o ciclopi basta  pensare Polifemo, di pura stirpe italica, è solo uno dei molti appartenenti alla  razza dei giganti, con le sue sottospecie e parentele, che popolano miti e  leggende fin dall’antichità.


Tornando  alle foto che circolano in rete…. Inizialmente credevo  di  avere davanti dei veri e propri fotomontaggi, invece documentandomi ho scoperto che queste foto  sono degli scatti originali, ma provengono da un concorso indetto da  Worth1000.com, sito famoso per questo genere di gare a tema dai risultati spesso  assolutamente stupefacenti. Quindi la foto è reale, ma lo scheletro è  assolutamente finto.
La seconda ragione per cui gli scheletri di queste foto sono dei falsi si evince dalle proporzioni, perché le  strutture degli esseri viventi non possono essere ingrandite a piacimento,  infatti il volume (e quindi il peso da reggere) non aumenta secondo la stessa  proporzione con la quale aumentano le dimensioni lineari, ma molto più  rapidamente. Per questo le zampe di un topolino possono essere così sottili  rispetto al suo corpo, mentre quelle di un elefante sono assai più tozze e  grandi rispetto al corpo del pachiderma. Anche se il mistero dei giganti delle foto è stato svelato non è detto che un  tempo molto remoto gli uomini dovevano condividere la terra con esseri superiori in forza e con una  statura più alta rispetto la media; basta pensare i racconti della Bibbia e perché no, anche i miti greci e romani,  chissà se non c’è un briciolo di verità.  

.

The post Scheletri Giganti appeared first on MondoMisteri.

]]>
http://mondomisteri.altervista.org/blog/scheletri-giganti/feed/ 1