A Tunguska fu molto probabilmente una cometa ad esplodere, le cui conseguenze scatenarono un sisma del quitno grado della scala Richter e rase al suolo circa 80 milioni di alberi su una superficie di 2 mila chilometri quadrati. La violenza di quell’esplosione infatti, è da paragonare a 1000 bombe atomiche ma la cosa strana è che fino ad oggi nessun frammento era stato trovato. Mai, fino ad oggi. Alcuni piccoli frammenti dell’oggetto infatti, sarebbero venuti alla luce di prossimità del fiume Khusma.
In realtà tali frammenti sarebbero stati raccolti ben 25 anni fa, ma solo ora sono stati analizzati e studiati nei dettagli. Nel 1998 infatti, Andrei Zlobin dell’Accademia Russa delle Scienze, partecipò ad una ricerca che aveva come fine quello di cercare meteoriti di quell’evento e ne trovò alcuni nei vicini letti dei fiumi. La spedizione ritornò con un centinaio di campioni di potenziali meteoriti, ma gli studi avvenuti subito dopo hanno seguito un’altra strada, lasciando i campioni, come spesso succede, in un armadio. Solo recentemente sono stati ripresi ed è iniziata un’analisi su alcuni di essi. E qui la sorpresa.
Stando ad una prima analisi di quei campioni, l’oggetto che impattò con l’atmosfera doveva avere una densità di circa 0,6 grammi per centimetro cubo, che è più o meno come il nucleo della cometa Halley.
Queste prove iniziali quindi, farebbero pensare che a Tunguska esplose realmente una cometa. Al momento però le conclusioni non sono definitive, ma quel che suscita interesse è il fatto che in quei frammenti potrebbe esserci il segreto di uno degli eventi naturali più misteriosi del secolo scorso.
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