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Il mistero di Coral Castle -
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Il mistero di Coral Castle

Edward Leedskalnin (Ed) nacque in Lettonia nel 1887. L’amore della sua vita, che egli chiamava solamente “Dolce Sedicenne”, lo abbandonò proprio il giorno in cui avrebbero dovuto sposarsi. Così, partì per l’America, si stabilì in Florida e lì, iniziò a costruire un’opera gigantesca con l’intento di riconquistare l’amore perduto. Costruì, dal 1920 al 1940 circa, una grande abitazione di corallo su 4 ettari di terra, ma la cosa strabiliante è che la fece tutto da solo! Non si fece aiutare da nessuno. Lavorava solamente di notte e quando venivano a trovarlo, sospendeva temporaneamente i lavori, per poi continuare quando i suoi ospiti se ne andavano. Quando vi lavorava, da lontano si potevano scorgere solamente lampi nel buio della notte provenire dal sito in costruzione. Edward Leedskalnin, alto solamente 1 metro e 52 centimetri, pesante solamente circa 50 kg, era misteriosamente capace di sollevare pietre pesanti diverse tonnellate (fino a 30 t.), modellarle e collocarle, anche in bilico, in punti impervi.

Coral_CastleEntrando  nella reggia che Ed aveva costruito per Agnes, si rimane incantanti  dall’imponente struttura che ci accoglie. Una delle sculture più importanti e degne di nota è lo stesso portale di accesso  alla struttura: il “Nine ton Gate”. Esso è costituito da un unico blocco di  pietra corallina largo 2 metri, alto 2 metri e 30 cm, profondo circa mezzo metro  e dal peso approssimativo di appunto 9 tonnellate. Questo incredibile monolito  dista dalle pareti del castello esattamente 6 mm da ambo i lati. Molti ingegneri  e scienziati si sono recati sul luogo per cercare di capire come Ed abbia potuto  trovare il baricentro esatto dell’enorme blocco di pietra. Esso è talmente ben  equilibrato nel suo asse che anche un bimbo lo avrebbe potuto aprire con la  semplice pressione del suo dito. Dico “avrebbe” perché oggi non è più cosi. Nel  1986 infatti, un gruppo di ingegneri e di scienziati rimossero il portale per  compiere degli studi su di esso. Per rimuoverlo furono utilizzati 6 uomini ed  una gru da 50 t. Una volta rimosso il portale fu scoperto che Ed centrò e  bilanciò il pezzo di roccia da 9 t perforando perfettamente dall’alto al basso i  2,30 m di portale facendo passare attraverso di esso un’asta di ferro che  poggiava su di un vecchio cuscinetto di un camion. In questo modo il portale  poteva aprirsi ruotando sul proprio asse. Oggi solo un perforatore ad alta  velocità laser-controllato potrebbe fare lo stesso lavoro. Il Portale,  equipaggiato con i nuovi cuscinetti, con l’albero sostituito, nuova  lubrificazione ed una CoralCastle.jpgrilegatura dei pezzi di pietra con un adesivo particolare, fu rimesso al suo  posto il 23 luglio 1986. Il risultato fu un duro colpo per i ricercatori e per i  gestori del castello: il monolito non era più perfettamente equilibrato e perse  definitivamente la sua capacità di ruotare anche per ore con una semplice  spinta. La “coral stone” è meravigliosa. Ma quanto pesa? I muri sono spessi e  sono costruiti con pietre che pesano 6 tonnellate. Uno degli oggetti preferiti  da Ed, “The Rocker”, una sedia a dondolo di roccia, pesa 10 quintali! Nella fontana della Luna, che rappresenta le fasi lunari: luna crescente, piena  e calante, i quarti di luna pesano 18 tonnellate ciascuno. La luna piena, pesa  23 tonnellate: ventitré-mila-chili! Il Great Obelisk, l’obelisco alto oltre 8 metri arriva a sfiorare i trentamila  chili: 28 tonnellate di pura pietra. Come si sposta una pietra da sei  tonnellate? E una da 9? E una da 28, alta 8 metri?
Poteva bastare l’argano costruito da Ed con tre pali del telefono? l’unica affermazione sul metodo di costruzione proviene dal costruttore stesso  il quale affermò:

 “Ho scoperto i segreti delle piramidi. Ho trovato come gli egizi e gli antichi costruttori in Perù, Yucatan e Asia, unicamente con attrezzi primitivi, trasportarono ed eressero blocchi di pietra pesanti parecchie tonnellate.”

Nessuno  però ha mai visto lavorare Ed: ha costruito tutto questo castello pesantissimo  senza nessun aiutante, lavorando, da solo, da mezzanotte all’alba. Tra le cose  che ha usato per l’edificazione della sua reggia, ci colpiscono alcuni oggetti  strani: bottiglie avvolte da filo di rame, e sintonizzatori radio. Come ha fatto  a tagliare e a spostare queste pietre da solo?  E perché non voleva che nessuno lo vedesse? Una delle poche immagini di Ed, lo  mostra accanto ad un tripode realizzato con un semplice sistema di carrucole e  pali di legno. Secondo molti non poteva bastare a spostare i massi di Ed. Non  con la semplice meccanica dell’argano. Doveva servire a qualcos’altro: il  segreto era in una scatola montata in alto… In molti credono che Ed avesse trovato il modo per sconfiggere la gravità. Per i  suoi complessi calcoli astronomici, tra cui il disegno della reale orbita che la  Terra compie intorno al Sole, Ed ha usato un Telescopio Polare che pesa circa  trenta tonnellate e punta sempre la Stella.
Secondo ricercatori considerati eretici, il segreto sarebbe nel magnetismo  terrestre. In un suo scritto Ed Leedskalnin affermò infatti:

“Tutta la materia consiste di magneti individuali, ed è il movimento di questi magneti nella materia attraverso lo spazio che produce fenomeni quantificabili come il magnetismo e l’elettricità.”

Da un punto  di vista scientifico questa affermazione ha ben poco senso ma secondo molti  contiene la chiave per decifrare la tecnica di minimizzazione della forza di  gravità. L’idea è che tutta la materia abbia delle proprietà magnetiche e che basta  avvolgerla con del filo di rame e poi mandare il giusto impulso radio per  annullare la sua gravità. Un impulso che potrebbe partire da una piccola  stazione radio, che secondo molti era nascosta nella scatola sopra il tripode  usato da Ed.

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