Archeologia Misteriosa – MondoMisteri http://mondomisteri.altervista.org/blog MondoMisteri: Il portale dei misteri Tue, 07 Jan 2014 15:53:52 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.0.2 /favicon.ico Archeologia Misteriosa – MondoMisteri http://mondomisteri.altervista.org/blog 32 32 Antiche sculture su Marte? http://mondomisteri.altervista.org/blog/antiche-sculture-su-marte/ http://mondomisteri.altervista.org/blog/antiche-sculture-su-marte/#respond Tue, 07 Jan 2014 15:29:28 +0000 http://mondomisteri.altervista.org/blog/?p=2379 Attualmente in rete gira una foto di Marte scattata da Curiosity dove è visibile un masso di roccia simile ai Moai dell'isola di Pasqua...sarà vero?

The post Antiche sculture su Marte? appeared first on MondoMisteri.

]]>
moai-marteAttualmente in rete gira una foto di Marte scattata da Curiosity dove è visibile un masso di roccia simile ai Moai dell’isola di Pasqua…sarà vero?

La notizia è stata diffusa circa una settimana fa, sembra che il gruppo hacktivist “Anonymous” ha pubblicato sul web un documento segreto della NASA dove veniva riportata una foto della sonda Curiosity con un’ombra e una roccia identica alle teste di pietra dell’isola di Pasqua ovvero i Moai.

La foto di provenienza è realmente un’immagine di Marte scattata da Curiosity durante il mese di Settembre 2013 mentre faceva prove tecniche del braccio meccanico che serve a prelevare materiali dal suolo marziano, infatti l’ombra presente nella foto è effettivamente di Curiosity, ma con l’aiuto di Photoshop è stato inserito un Moai dell’isola di Pasqua e attribuendo la notizia al gruppo hacktivist “Anonymous” si è creata una bella bufala.
Qui sotto è possibile vedere le foto originali.
moai-marte1 moai-marte2

The post Antiche sculture su Marte? appeared first on MondoMisteri.

]]>
http://mondomisteri.altervista.org/blog/antiche-sculture-su-marte/feed/ 0
Egitto: Trovato il dito di un gigante http://mondomisteri.altervista.org/blog/egitto-trovato-il-dito-di-un-gigante/ http://mondomisteri.altervista.org/blog/egitto-trovato-il-dito-di-un-gigante/#respond Mon, 18 Nov 2013 15:26:22 +0000 http://mondomisteri.altervista.org/blog/?p=1967 Nel 1988 in Egitto è stato ritrovato un dito gigante di 40 cm, ma le foto sono state rilasciate per la prima volta soltanto adesso.

The post Egitto: Trovato il dito di un gigante appeared first on MondoMisteri.

]]>
dito-giganteIn Egitto è stato ritrovato un dito gigante di 40 cm, ma le foto sono state rilasciate per la prima volta soltanto adesso.

Le immagini di questo dito sono state scattate da un ricercatore di nome Gregor Spörri in Egitto nel 1988. Il dito mummificato potrebbe essere considerato umano tranne per il fatto che è troppo grande per esserlo. Come accennato in precedenza, il dito gigante è lungo 40 cm, si è stimato che il corpo poteva raggiungere i 16 metri di altezza.

E’ possibile che questa sia la prova che un tempo in Egitto vivevano i giganti?

Purtroppo, questo dito non si trova in un museo in Egitto. Il ricercatore che ha fatto queste foto ha dovuto pagare 300 dollari ad un vecchio saccheggiatore di tombe, quindi, questa scoperta non può essere verificata in modo indipendente in questo momento. Possiamo solo sperare che un giorno il possessore del reperto si decida di mostrare pubblicamente il dito in modo che le autorità competenti possano esaminarlo. Attualmente l’unica prova che abbiamo è la foto che è stata scattata.

Ma quando si tratta di giganti, sappiamo che ci sono tante testimonianze, in passato avevo scritto degli articoli sugli scheletri giganti che sono stati trovati in tutto il mondo.

Ma la prova certa di un dito umano mummificato di un gigante in Egitto sarebbe una notizia che potrebbe spiegare tanti misteri egiziani. Sarebbe una svolta a tutto ciò che è comunemente accettato dall’antica storia dell’Egitto.

Speriamo che questa notizia stimolerà più scavi e più ricerche. L’epoca in cui la Grande Piramide è stata costruita è un’epoca avvolta dal mistero. Soltanto adesso stiamo sviluppando una tecnologia che permetterebbe di costruire una struttura simile e ancora nessuno sa per certo chi ha costruito la Grande Piramide o come è stata costruita.

The post Egitto: Trovato il dito di un gigante appeared first on MondoMisteri.

]]>
http://mondomisteri.altervista.org/blog/egitto-trovato-il-dito-di-un-gigante/feed/ 0
Cerchi di pietra http://mondomisteri.altervista.org/blog/cerchi-di-pietra/ http://mondomisteri.altervista.org/blog/cerchi-di-pietra/#respond Thu, 14 Nov 2013 18:00:27 +0000 http://mondomisteri.altervista.org/blog/?p=1922 Possono essere notati solo dal cielo e sono praticamente sconosciuti al grande pubblico. Cosa sono gli enigmatici Cerchi di Pietra, chi li ha costruiti e, soprattutto, a cosa servivano?

The post Cerchi di pietra appeared first on MondoMisteri.

]]>
cerchi-di-pietraQUESTE RUOTE SE NE CONTANO A MIGLIAIA E SI ESTENDONO SU UNA REGIONE CHE VA DALLA SIRAIA FINO ALL’ARABIA SAUDITA. Possono essere notate solo dal cielo e sono praticamente sconosciute al grande pubblico. Cosa sono le enigmatiche “Ruote di Pietra”, chi le ha costruite e, soprattutto, a cosa servivano?Vengono considerate dagli archeologi come la versione mediorientale delle Linee di Nazca, i famosi pittogrammi giganti tracciati sul suolo del deserto del Perù.Gli archeologi impegnati nello studio hanno definito queste strutture circolari “Ruote di Pietra”. Ne hanno contate migliaia e presentano una grandissima varietà di disegni, con una caratteristica in comune: quella di presentarsi come un cerchio con dei raggi che partono dal centro.

ORA CON L’AUSILIO DELLA MAPPATURA SATELLITARE e delle fotografie aeree eseguite in Giordania, i ricercatori stanno acquisendo nuove informazioni su queste misteriose formazioni, le quali sembrano avere origine in un passato molto antico.“Le strutture in pietra che stiamo osservando in Giordania risultano molto più numerose, molto più grandi in estensione e molto più antiche delle Linee di Nazca”, spiega David Kennedy, coordinatore della ricerca e prefessore di storia antica presso la University Of Western Australia.Lo studio di Kennedy rivela che queste ruote fanno parte di una varietà di strutture che occupano un territirio vastissimo e che sono composte da pareti e altri elementi sconosciuti che si snodano per centinaia di metri, senza avere alcun utilizzo pratico apparente.L’unico modo per accorgersi delle ruote è attraverso le fotografie aeree della zona e a Google Earth, in quanto le strutture sono praticamente invisibili da terra. “Per migliaia di anni carovane di uomini hanno camminato per questi territori senza rendersi mai conto dell’esistenza di queste strutture”, spiega Kennedy.

Ma a cosa servivano?

Il ricercatore e la sua equipe sono molto perplessi circa l’utilizzo di queste antiche strutture. Il problema è che nessuna di queste ruote è stata finora oggetto di scavo, cosa che rende molto complicato comprendere lo scopo per il quale sono state realizzate.Dallo studio delle immagini, gli archeologi ipotizzano che si possa trattare di antiche abitazioni o di cimiteri, ma per Kennedy nessuna di queste ipotesi è convincente.“Ci troviamo di fronte a costruzioni che sono state realizzate nel corso di centinaia di anni, quindi deve esserci una qualche tradizione culturale che spingeva le persone a costruire queste strane strutture circolari”.

A che epoca risalgono?

Il mancato scavo delle ruote rende problematica anche la collocazione cronologica delle strutture. Alcune di esse sembrano risalire alla preistoria, con una datazione che si spinge fino ai 9 mila anni fa, mentre quelle più recenti potrebbero risalire a non più tardi di 2 mila anni fa.Ma per il professor Kennedy la domanda più intrigante rimane quella sul reale utilizzo di queste curiose strutture: “Il vero mistero è: a che servivano?”, e soprattutto: chi le ha costruite?

The post Cerchi di pietra appeared first on MondoMisteri.

]]>
http://mondomisteri.altervista.org/blog/cerchi-di-pietra/feed/ 0
Strani scheletri in un cimitero Messicano http://mondomisteri.altervista.org/blog/strani-scheletri-un-cimitero-messicano/ http://mondomisteri.altervista.org/blog/strani-scheletri-un-cimitero-messicano/#respond Thu, 14 Nov 2013 14:51:46 +0000 http://mondomisteri.altervista.org/blog/?p=1912 Durante gli scavi in un cimitero messicano sono stati ritrovati 25 scheletri tra cui 13 avevano crani deformati e cinque avevano delle evidenti prove di mutilazione dentale.

The post Strani scheletri in un cimitero Messicano appeared first on MondoMisteri.

]]>
teschio-anomaloDurante gli scavi effettuati in un antico luogo di sepoltura in Sud Sonora, in Messico, hanno permesso di ritrovare una serie di scheletri aventi teschi anomali. Dei 25 gruppi di resti umani trovati vicino al villaggio messicano di Onavas, ben 13 avevano crani deformati e cinque avevano delle evidenti prove di mutilazione dentale.

Secondo quanto fatto sapere da Past Horizons, teschi deformi non sono mai stati registrati prima nei gruppi culturali di Sonora, anche se sono documentati tra i popoli mesoamericani. Alcuni degli scheletri, si ritiene che abbiano un’età di circa 1.000 anni. Portavano anelli al naso, bracciali, orecchini, collane e pendenti realizzati con conchiglie che si trovano nel Golfo della California. Uno è stato trovato con un guscio di tartaruga sopra l’addome. L’archeologo Cristina Garcia Moreno ha detto: “Questo ritrovamento unico mostra un mix di tradizioni di diversi gruppi del Messico settentrionale. L’uso di ornamenti realizzati con conchiglie del mare del Golfo di California non era mai stato trovato prima nel territorio di Sonora e questa scoperta estende il limite dell’influenza dei popoli mesoamericani più a nord di quanto precedentemente registrato”.

Moreno è il direttore del progetto di ricerca, che viene effettuato per conto della Arizona State University, con l’approvazione del Istituto Nazionale di Antropologia e Storia del Messico (INAH). Ha aggiunto: “La deformazione cranica nelle culture mesoamericane è stata utilizzata per distinguere il passaggio dall’uno all’altro gruppo sociale e per scopi rituali, mentre la mutilazione dentale come un rito di passaggio nell’adolescenza in culture come quella di Nayarit”. I crani allungati sono stati mal interpretati, originariamente, come se avessero origine extraterrestre, ma tale ipotesi, non può essere comunque esclusa con assoluta certezza, infatti la deformazione del cranio veniva effettuata per somigliare agli antichi antenati.

The post Strani scheletri in un cimitero Messicano appeared first on MondoMisteri.

]]>
http://mondomisteri.altervista.org/blog/strani-scheletri-un-cimitero-messicano/feed/ 0
La Roccia del gigante Judaculla http://mondomisteri.altervista.org/blog/la-roccia-del-gigante-judaculla/ http://mondomisteri.altervista.org/blog/la-roccia-del-gigante-judaculla/#respond Fri, 01 Nov 2013 10:38:49 +0000 http://mondomisteri.altervista.org/blog/?p=1371 Uno dei più grandi misteri archeologici del Nord America è la pietra del gigante judaculla. La roccia è stata studiata da ricercatori di tutto il mondo, ma nessuno, finora, è mai riuscito a decifrare gli enigmatici petroglifi scolpiti su di essa

The post La Roccia del gigante Judaculla appeared first on MondoMisteri.

]]>
judacullaLa roccia è stata studiata da ricercatori di tutto il mondo, ma nessuno, finora, è mai riuscito a decifrare gli enigmatici petroglifi scolpiti su di essa. Si tratta di uno dei più grandi misteri archeologici del Nord America.Viaggiando ad ovest di Asheville, nella Carolina del Nord e attraversando la frontiera con la Conta di Jackson, si giunge nella piccola comunità di Tuckasegee, uno dei luoghi inseriti nel National Register of Historic Places listings in Jackson County.

In questo luogo si trova la sconcertante roccia conosciuta come Judaculla Rock, un grosso masso di pietra ricoperto da una selva di strani disegni che secondo alcuni ricercatori potrebbero risalire ad oltre 10 mila anni fa.

Secondo la leggenda Cherokee documentata alla fine del 1800 dall’etnologo James Mooney, i segni sulla roccia sarebbero stati creati da Judaculla, un gigante dagli occhi a mandorla che ha dominato le montagne in un tempo remoto. Noto anche come Tsul’Kalu, era considerato il Grande Signore della Caccia, un essere potente che poteva saltare da una montagna all’altra e che aveva la capacità di controllare il tempo.

Tra tutti i simboli curiosi incisi sulla grande roccia, un’immagine particolare si distingue dalle altre: l’impronta di una mano con sette dita. Secondo la tradizione, Judaculla avrebbe lasciato la sua impronta sulla roccia alla fine di uno dei suoi salti, usando il masso per tenersi in equilibrio.

In verità, le leggende locali riguardanti TsulKalu sono numerose, ma secondo alcuni ricercatori farebbero tutte riferimento ad un periodo antico durante il quale dei “misteriosi giganti” abitavano in nord America.

Il segreto dei diciotto scheletri giganti del Winsconsin

Le curiose incisioni

La grande roccia è completamente ricoperta di incisioni rupestri, così numerosi da rendere difficile la distinzione delle singole forme. Il numero e la densità delle incisioni suggeriscono che essi non furono scolpiti in un unico momento, ma in fasi successive. Le incisioni più antiche risalirebbero a 10 mila anni fa, mentre le più recenti a non meno di 3 mila anni.

Sulla roccia sono presenti linee curve, marcature, strutture a ragnatela e altri strani segni. Alcuni pittogrammi sembrano essere animali, altri sembrano rappresentare figure umane. La realizzazione e il significato del petroglifi rimane sconosciuta agli scienziati. Nè gli archeologi, nè i vecchi residenti sono stati in grado di decifrare i segni.

Si tratta di un codice preistorico? Una sorta di messaggio cifrato per le generazioni future? Difficile a dirsi, anche perchè nella zona non ci sono altre rocce con incisioni simili. La Roccia di Judaculla rappresenta un unicum.

Sono state avanzate numerose teorie e ipotesi nel corso degli anni. L’unica cosa che è certa è che il manufatto precede l’insediamento dei Cherokee nella Carolina del Nord. Tuttavia, la sua origine rimane ancora avvolta nel mistero.
Un luogo sacro e misterioso

Per molte generazioni, gli indiani hanno considerato questo posto come un luogo sacro.

Anche negli ultimi anni, il sito è stato utilizzato in segreto da numerosi gruppi di studenti della vicina Western Carolina University, soprattutto perchè pare che il sito rappresenti un punto caldo dal punto di vista paranormale,

La pietra si trova alla base di una montagna e sotto di essa scende parte una grande vena di rame. L’intera montagna sembra essere piena di minerali e metalli. Questa disposizione è in grado di generare anomalie nel campo elettromagnetico intorno alla roccia, tanto da poter indotto gli antichi a considerarlo un luogo sacro. Alcuni testimoni hanno segnalato anche la presenza di inquietanti fonti luminose volanti intorno alla pietra e numerosi UFO apparire nella radura dove si trova.

Secondo un’antica tradizione, ci sarebbero altre due pietre simili a quelle di Judaculla, una delle quali è stata sepolta durante le attività minerarie del XX secolo, l’altra non è mai stata scoperta, forse sepolta sotto la vegetazione o irriconoscibile per la grave erosione.

Secondo alcuni archeologi, la reliquia di Judaculla potrebbe essere la punta di un iceberg. Considerato che il sito non è mai stato scavato, non si può escludere che altri segni antichi e manufatti possano trovarsi a breve distanza sotto il terreno circostante.

Alla scoperta dei luoghi più misteriosi d’Italia

Chiunque vede la pietra per la prima volta elabora una teoria diversa sul significato delle incisioni. Alcuni pensano che possa trattarsi di una mappa, altri di un trattato di pace, di un piano di battaglia, di astratti simboli religiosi, o forse una vera e propria Stele di Rosetta che fornisce la chiave per l’interpretazione di una lingua finora sconosciuta. La caratteristica più curiosa è che, nonostante il gran numero di incisioni, nessuna di esse si presenta come un’immagine immediatamente riconoscibile.

“Nessuno può dire con certezza cosa significhino le immagini sulla roccia”, spiega Scott Ashcraft, archeologo dell’US Forest Service che ha studiato e fotografato la roccia per anni. “Noi non sappiamo il loro significato. E’ andato perduto nella storia… Quando si accende un fuoco nelle vicinanze della roccia, le immagini sembrano prendere vita, e forse uno sciamano utilizzava questo rito per entrare in contatto con il mondo degli spiriti”.

In ogni caso, la maggior parte degli studiosi sono d’accordo su una cosa: questo è un posto speciale: “mentre il fuoco danza vivace e le ombre si allungano, la roccia sembra parlarti… volendo custodire un segreto che forse rimarrà indecifrabile”.

The post La Roccia del gigante Judaculla appeared first on MondoMisteri.

]]>
http://mondomisteri.altervista.org/blog/la-roccia-del-gigante-judaculla/feed/ 0
Rivoluzionare la storia dell’uomo http://mondomisteri.altervista.org/blog/rivoluzionare-la-storia-delluomo/ http://mondomisteri.altervista.org/blog/rivoluzionare-la-storia-delluomo/#respond Fri, 18 Oct 2013 09:32:43 +0000 http://mondomisteri.altervista.org/blog/?p=775 La scoperta di questo cranio venuto alla luce a Dmanisi, in Georgia potrebbe rivoluzionare la storia dell’uomo antico, se quanto apparso sulla rivista Science verrà confermato.

The post Rivoluzionare la storia dell’uomo appeared first on MondoMisteri.

]]>
homo_erectusLa scoperta di questo cranio venuto alla luce a Dmanisi, in Georgia potrebbe rivoluzionare la storia dell’uomo antico. Se quanto apparso sulla rivista Science verrà confermato, l’uomo dell’immagine qui a fianco, vecchio di un milione e 800mila anni, ci dice che i vari Homo habilis, rudolfensis e altri fino all’erectus che fino ad oggi erano considerati appartenenti a specie ben diverse le une dalle altre, in realtà appartengono tutti ad un’unica specie. Questa rivoluzionaria scoperta, realizzata da David Lordkipanidze, si è potuta realizzare studiando il teschio appena scoperto, chiamato Teschio 5, che possiede una piccola scatola cranica, ma una faccia oblunga e grossi denti, caratteristiche mai osservate in un unico fossile di Homo, ma che riassumono in sé caratteristiche di homo di 2 milioni e 400mila anni fa scoperti in Africa e altri molto più giovani  portati alla luce in Asia e Europa. Dunque l’unica vera specie di riferimento precedente all’Homo sapiens, sarebbe l’Homo erectus, tutti le altre sarebbero semplici variazioni e non specie differenti. In questo video le immagini del luogo del ritorvamento

The post Rivoluzionare la storia dell’uomo appeared first on MondoMisteri.

]]>
http://mondomisteri.altervista.org/blog/rivoluzionare-la-storia-delluomo/feed/ 0
I moai dell’isola di pasqua http://mondomisteri.altervista.org/blog/i-moai-dellisola-pasqua/ http://mondomisteri.altervista.org/blog/i-moai-dellisola-pasqua/#respond Fri, 21 Jun 2013 14:41:54 +0000 http://misterix.altervista.org/blog/?p=43 Le statue dell'isola di pasqua non sono soltanto delle teste, ma nel sottosuolo vi è l'intero corpo. La scoperta non è recente, ma nelle ultime settimane è stata nuovamente rilanciata la notizia.

The post I moai dell’isola di pasqua appeared first on MondoMisteri.

]]>
isola_di_pasquaLe statue dell’isola di Pasqua non hanno ancora svelato tutti i loro segreti

La scoperta non è recente, ma in questi giorni è stata di nuovo rilanciata: le statue dell’isola di Pasqua hanno un corpo. Mentre probabilmente la loro fama deriva sopratutto dalla loro enorme ed enigmatica testa, queste statue hanno ancora in serbo numerosi altri segreti. Più della metà della loro dimensione è risultata interrata, corpo e mani erano infatti celati dal terreno.

Se si attribuisce la scoperta delle parti interrate delle statue alla coppia Routledge, un gruppo privato di ricerca ha recentemente sotterrato una statua che ha mostrato di avere anche numerose scritte sul tronco.

Molti misteri circondano ancora l’Isola di Pasqua e la scoperta di queste scritte nascoste rischiano di riaccendere il dibattito.

I moai hanno tutti un aspetto simile: le labbra serrate con il mento in alto; l’atteggiamento è ieratico e severo tale da suscitare rispetto.

Oggi le orbite degli occhi sono vuote, ma un tempo avevano una pupilla di ossidiana circondata da una sclera di corallo bianco.

Ci sono 1000 moai conosciuti sulla superficie dell’isola. La quasi totalità di questi sono stati ricavati da un tufo basaltico del cratere Rano Raraku, dove si trovano quasi 400 statue incomplete. Questa roccia a grana eterogenea è relativamente tenera, a differenza del basalto, che deriva dalla solidificazione di un magma. I cappelli sono invece stati ricavati da un tufo rossastro proveniente dal piccolo cratere di Puna Pau, distante circa 10 chilometri da Rano Raraku.

La cava di Rano Raraku sembra essere stata abbandonata all’improvviso, con alcune statue lasciate ancora incomplete nella roccia. Tra queste vi è la statua più grande, lunga 21 metri. Praticamente tutti i moai completati furono probabilmente abbattuti dagli indigeni qualche tempo dopo il periodo della costruzione, ma anche i terremoti potrebbero aver contribuito al ribaltamento delle statue.

Sebbene vengano spesso identificati con le teste, come abbiamo appena detto hanno spalle, braccia, torsi, che sono stati piano piano, negli anni, sotterrati dalla terra circostante.

The post I moai dell’isola di pasqua appeared first on MondoMisteri.

]]>
http://mondomisteri.altervista.org/blog/i-moai-dellisola-pasqua/feed/ 0
Trovato il passaggio del Mar Rosso http://mondomisteri.altervista.org/blog/trovato-il-passaggio-del-mar-rosso/ http://mondomisteri.altervista.org/blog/trovato-il-passaggio-del-mar-rosso/#respond Sun, 12 May 2013 08:22:46 +0000 http://misterix.altervista.org/blog/?p=100 Nel 1998, alcuni ricercatori ripercorrendo le strade descritte nell'esodo sono giunti fino al Mar Rosso e nei fondali sorprendentemente trovarono delle ruote di carro egizio appartenenti al periodo in cui visse Mosè

The post Trovato il passaggio del Mar Rosso appeared first on MondoMisteri.

]]>
passaggio_mar_rossoAncora  oggi, la narrazione del passaggio degli ebrei attraverso il Mar Rosso continua ad alimentare lo scetticismo di alcuni studiosi circa la sua veridicità. È questo l’avvenimento centrale e più importante dell’epopea dell’Esodo. Senza di esso Mosè non avrebbe potuto trascinare il popolo ebraico nella terra promessa e la religione ebraica non sarebbe mai sorta e neppure il Cristianesimo. La storia umana avrebbe avuto un corso totalmente diverso.   Il passaggio del Mar Rosso, quindi, si pone in prospettiva come uno degli avvenimenti più importanti e decisivi della Storia.   Ironia della sorte, sono proprio alcuni storici i primi a negargli ogni realtà storica. Per una qualche ragione il passaggio attraverso il Mar Rosso, come viene descritto dalla Bibbia, è sempre apparso agli studiosi talmente al di fuori della realtà, che lo hanno sempre rigettato a priori, dedicandosi a ricercare soluzioni alternative.   A nessuno è mai passato per la mente che l’unica spiegazione realistica di quell’episodio è proprio fornita dalla Bibbia stessa. Un’analisi accurata del racconto esclude che esso sia stato inventato e porta a concludere che quel passaggio deve essere avvenuto realmente ed esattamente dove, quando e come descritto in Esodo. passaggio_mar_rosso1 Nel 1998, alcuni ricercatori ripercorrendo le strade descritte nell’esodo sono giunti fino alla spianata di Nuweiba che si affaccia nel golfo di Aqaba che al tempo veniva chiamato Mar Rosso. Alcuni sommozzatori decisero di scandagliare il fondale esattamente nel punto in cui si pensa ci sia stato l’attraversamento e  sorprendentemente trovarono delle ruote di carro egizio appartenenti al periodo in cui visse Mosè, varie ossa umane e mascelle di cavallo.

Nel video che ho allegato potremo seguire attraverso delle mappe e la lettura dell’esodo il percorso che Mosè ha intrapeso per liberare il popolo di Dio. Troverete anche le immagini delle ruote dei carri ritrovate nei fondali del Mar Rosso.

[banner]

The post Trovato il passaggio del Mar Rosso appeared first on MondoMisteri.

]]>
http://mondomisteri.altervista.org/blog/trovato-il-passaggio-del-mar-rosso/feed/ 0
Piramide nel mare della Galilea http://mondomisteri.altervista.org/blog/piramide-nel-mare-della-galilea/ http://mondomisteri.altervista.org/blog/piramide-nel-mare-della-galilea/#respond Sun, 28 Apr 2013 10:39:50 +0000 http://misterix.altervista.org/blog/?p=138 In Israele, sul fondo del lago Tiberiade è stata scoperta una piramide alta dieci metri e con un diametro di settanta metri risalente a quattromila anni fa.

The post Piramide nel mare della Galilea appeared first on MondoMisteri.

]]>
piramide_lago_tiberiadeIn Israele, sul fondo del lago di Tiberiade (conosciuto anche come mare di Galilea) , gli scienziati hanno scoperto un’antica piramide: la sua datazione è stata stimata approssimativamente a 4 mila anni!

Nei Vangeli viene descritto che in questo lago pescavano gli apostoli Andrea e Pietro. Gli scienziati hanno intenzione di stabilire quale fosse la funzione della piramide; secondo alcuni, la costruzione fu pensata fin dall’inizio come sottomarina e costituiva un vivaio di pesci.

La gigantesca costruzione ha una forma conica, con un’altezza di dieci metri e un diametro di quasi settanta. La piramide è fatta di blocchi di basalto e pietra. Gli scienziati ritengono che possa senz’altro essere stata costruita dall’uomo. La probabilità che sia un rialzo dovuto all’influenza di processi naturali è estremamente bassa, sostengono i ricercatori. Ci fornisce un commento il collaboratore dell’Istituto di Archeologia dell’Università di Haifa Michael Aizenberg: Il mare non produce queste forme. Noi diciamo che appartiene all’”età del ferro” o magari anche a prima. In quel periodo vi erano costruzioni megalitiche. I grandi blocchi di basalto, quasi non lavorati, venivano piazzati in forme predefinite, anche a scopo religioso: ve ne sono numerosi esempi pure in Galilea. Tuttavia, per il momento non abbiamo trovato ceramiche, che ci darebbero la possibilità di effettuare una datazione. Se le pietre avranno forma geometrica, allora potremo esprimerci in modo più definitivo. Non dobbiamo spaventarci del fatto che l’oggetto si trovi sott’acqua. Non è molto lontano dalla famosa enorme collina, una delle più grandi necropoli di Israele, a Bet Yerah. In quei tempi vi sorgeva un’importante città.

Durante il terzo millennio avanti Cristo questa città era una dei centri abitati più grossi della regione. Secondo lo scienziato, le pietre per la costruzione della piramide vennero prese non lontano. Per quanto riguarda invece la destinazione d’uso, gli scienziati preferiscono non saltare subito alle conclusioni. Secondo Michael Aizenberg, qui non si tratterrebbe delle analoghe celebri piramidi egiziane o di ziqqurat dell’antica Mesopotamia:

Questo invece potrebbe essere un’edificio religioso. Bisogna ricordare che a quei tempi le immense necropoli e i luoghi di culto erano identici, non avevano differenze. Il nostro potrebbe essere un luogo di culto come il famoso Stonehenge in Inghilterra. Negli ultimi tempi costruzioni analoghe sono state rinvenute nel corso di ricerche in Turchia. La loro caratteristica è il cerchio megalitico fatto di rocce enormi, posizionate in un determinato modo in relazione al Sole e alle stelle.

La questione più importante e più complessa probabilmente verte sul quando possa essere stata costruita l’opera. Alcuni scienziati non escludono che sia stato quando il lago ancora non era presente in questa regione. Questo è comunque un punto di vista discutibile, nota Leonid Beljaev, collaboratore scientifico superiore dell’Istituto di archeologia dell’Accademia russa delle Scienze:

Finché non abbiamo dati sulla costruzione stessa, non vale la pena fantasticare; infatti tre-quattromila anni fa il lago, naturalmente, esisteva. Quanto sia cambiata la conformazione delle sue rive, occorre chiederlo agli specialisti. A me sembra che difficilmente possiamo aspettarci dal lago di Tiberiade dei riflussi d’acqua così elevati. E allora si potrebbe supporre che la piramide sia ancora più antica: in questo caso è ben poco probabile si tratti di una costruzione artificiale.

Simili costruzioni sottomarine provocano sempre un acuto interessamento del mondo scientifico. Ricordiamo le ricerche della famosa Atlantide, che per il momento non si è riusciti a trovare. Naturalmente il caso della piramide sul fondo del lago di Tiberiade ha una proporzione molto diversa, ma chi può sapere quali scoperte faranno gli archeologi dopo un suo accurato studio.

The post Piramide nel mare della Galilea appeared first on MondoMisteri.

]]>
http://mondomisteri.altervista.org/blog/piramide-nel-mare-della-galilea/feed/ 0
Il vero Sinai della Bibbia http://mondomisteri.altervista.org/blog/il-vero-sinai-della-bibbia/ http://mondomisteri.altervista.org/blog/il-vero-sinai-della-bibbia/#respond Fri, 26 Apr 2013 17:23:10 +0000 http://mondomisteri.altervista.org/blog/?p=179 Il monte Sinai del racconto biblico, quello dove Mosè ricevette da Jahvé le tavole della legge, si trova nel deserto israeliano del Negev e non nel luogo dove si riteneva che fosse a sud dell'omonima penisola.

The post Il vero Sinai della Bibbia appeared first on MondoMisteri.

]]>
SinaiIl monte Sinai del racconto biblico, quello dove Mosè ricevette da Jahvé le tavole della legge,  si troverebbe nell’angolo nord – ovest dell’Arabia Saudita e non nell’omonima penisola egiziana, come si e’ creduto fino a oggi. Sono queste le conclusioni cui è giunto l’archeologo Emmanuel Anati fondatore del Centro Camuno di Studi Preistorici il quale dal 1980 guida una missione archeologica sulla montagna di Har Karkom (in ebraico “La montagna dello Zafferano”).

Questa località è stata considerata un’area sacra per un arco storico di ben 40.000 anni a partire dalle forme di religiosità di popolazioni preistoriche che hanno lasciato quali tracce vistose della loro presenza un numero straordinario di incisioni rupestri, fino alle popolazioni semitiche dell’area mediorientale.

I ricercatori in un’indimenticabile notte di luna piena, servendosi di binocoli per la visione notturna, hanno ripercorso una per una tutte le tappe piu’ importanti dell’Esodo. Di fronte ai loro occhi, trovarono tanti riferimenti descritti nella Bibbia e nei fondali del Mar Rosso, esattamente nel punto in cui si pensa ci sia stato l’attraversamento, sono state ritrovate delle ruote di carro egizio appartenenti al periodo in cui visse Mosè.

Nel video che ho allegato potremo seguire attraverso delle mappe e la lettura dell’esodo il percorso che Mosè ha intrapeso per liberare il popolo di Dio.

 

 

The post Il vero Sinai della Bibbia appeared first on MondoMisteri.

]]>
http://mondomisteri.altervista.org/blog/il-vero-sinai-della-bibbia/feed/ 0