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Antimateria creata in laboratorio

antimateriaAl Cern di Ginevra, in una macchina grande come uno scaldabagno, sono   intrappolati i primi atomi di antimateria creati in laboratorio. Non era mai   accaduto finora di poter studiare direttamente la materia che ha caratteristiche   opposte a quelle della materia ordinaria, come se la riflettesse in uno   specchio. Il risultato, ottenuto nell’esperimento internazionale Alpha, e’   pubblicato su Nature.

”E’ una soddisfazione guardare all’apparecchiatura Alpha e sapere che   contiene atomi stabili e neutri di antimateria”, ha osservato il coordinatore   della ricerca, Jeffrey Hangst, dell’universita’ danese di Aarhus. Per il   direttore generale del Cern, Rolf Heuer, ”e’ un passo in avanti significativo   nella ricerca sull’antimateria”. Ci sono voluti anni di ricerche e   apparecchiature gigantesche, ma alla fine si e’ ottenuto qualcosa che e’ ai   limiti della fantascienza. L’antimateria e’ stata prodotta al Cern e   intrappolata come nel romanzo di Dan Brown ”Angeli e demoni” (anche se e’   impensabile portarla a spasso in una bottiglia) ed una reazione fra materia e   antimateria e’ alla base della propulsione dell’astronave Enterprise, della   flotta stellare del ciclo di Star Trek.

Oggi 17/11/2010 38 atomi di anti-idrogeno che sfrecciano velocissimi, al ritmo di   centinaia di metri al secondo, sono stati rallentati con temperature bassissime   e imprigionati in una trappola magnetica per quasi due decimi di secondo. Si   trovano nel vuoto e non possono sfiorare le pareti della loro ”gabbia”: se   questo accadesse sarebbe un guaio perche’ se antimateria e materia entrassero in   contatto si annullerebbero a vicenda in una gigantesca esplosione. ”Tenere   fermi nella macchina gli atomi di anti-idrogeno e’ come giocare a ping-pong   senza toccare la pallina con le racchette”, spiega il fisico Roberto Battiston,   dell’universita’ di Perugia e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn),   responsabile dell’esperimento Ams (Antimatter Spectrometer), che a partire dal   prossimo anno l’antimateria andra’ a cercarla tra le stelle, agganciato alla   Stazione Spaziale Internazionale. Avere imprigionato i primi atomi di   antimateria e’ un passo verso la possibilita’ di districare uno dei piu’ grandi   misteri della fisica contemporanea: diventa cioe’ possibile capire perche’ al   momento del Big Bang, quando materia e antimateria erano presenti nelle stesse   quantita’, in una simmetria perfetta, la materia ha avuto la meglio mentre   l’antimateria e’ scomparsa.

Da oggi al Cern si lavorera’ per catturare un numero sempre maggiore di atomi   di anti-idrogeno e per intrappolarli sempre piu’ a lungo: ”diventa possibile   andare a esplorare la parte piu’ sensibile della fisica moderna, quella relativa   alla rottura della simmetria”, ha osservato Andrea Vacchi, dell’Istituto   Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). ”Potremo capire – ha aggiunto – perche’,   nonostante il Big bang abbia prodotto materia e antimateria, ora vediamo solo la   materia”.

E’ possibile che il presunto viaggiatore del tempo John Titor avesse ragione? Nel 2001 Titor ha fornito dettagli tecnici riguardo la sua macchina del tempo, che userebbe studi avanzati sui buchi neri. Egli affermò, infatti, che il CERN avrebbe fatto un annuncio all’inizio del secolo proprio riguardo la possibilità di creare buchi neri da utilizzare per il viaggio nel tempo.

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Un commento

  1. cercherf2 di non dire boiate come un gilosarinta 😉 Uno dei principali scopi della ricerca astrofisica è capire che futuro avrà l’universo. Esistono 2 teorie, la prima l’universo si sta espandendo ma arriverrà al punto di contrarsi portando un nuovo bing bang. La seconda l’universo si espande e basta, arrivando alla entropia ed alla sua “estinzione”. L’ago della bilancia perché si avveri la prima o la seconda è la massa dell’universo. Se questa raggiungesse la criticità, avverrebbe la prima ipotesi, altrimenti vai con l’entropia. Ora secondo alcuni calcoli, l’attuale massa dell’universo conosciuto è solo una percentuale infima (non ricordo se 2 o 4%, stf2 andando a “braccio”). Per cui uno degli scopi fondamentali nella ricerca scientifica è capire dove si trova il resto della massa dell’universo. Ecco spuntare la Materia Oscura, ossia materia invisibile ( da qui oscura ) ma che avendo massa influisce sulla gravità e quindi sul futuro dell’universo. Cosa è la materia oscura? Boh? Un imputato potrebbe essere il neutrino. Ma torniamo a noi. L’antimateria citata è come la materia ma con tutte le particelle con cariche di uguale intensità ma opposte ( non con carica negativa come descritto nell’articolo ). Un atomo è composto dal nucleo protoni-neutroni con in “orbita” gli elettroni ( uso ancora il modello fisico classico), bene l’antimateria è costituita da un nucleo di antiprotoni ed antineutroni con in orbita i positroni. Perché ne sentiamo parlare nella fantascienza e non la “vediamo” nel quotidiano ? Perché la materia e l’antimateria a contatto annichiliscono, si annientano rilasciando energia. Difatti la convivenza tra materia ed antimateria la troviamo solo nel momento successivo al bing bang, quando avvenne l’evento degli eventi, si suppone che venne prodotta la stessa quantità di materia ed antimateria. ALT Jena! Ma se materia ed antimateria si distruggono tra loro, se fosse stata prodotta in egual misura ora saremmo solo una proiezione dell’unicorno petomane e non fatti di materia. Infatti è questo il motivo della ricerca del bosone di Higgins, la cosiddetta particella di Dio. Questa particella avrebbe (se confermata eh, siamo a livello ancora teorico) delle caratteristiche interessanti, ossia sarebbe il vettore di una forza, la forza di Higgs mi sembra, una forza che interesserebbe l’intero universo e che avrebbe influenze sulla massa dell’intero universo. Ma ri-ri-torniamo a noi. Benché la materia oscura sia effettivamente oscura, difficilmente possiamo pensare sia antimateria. E definire l’antimateria o la materia oscura “particelle di carica negativa” è un’altra cazzata, un elettrone è di carica negativa. Un positrone, rispetto all’elettrone, si definisce di carica opposta. Se fai lo sfregamento della bacchetta d’ambra su un maglione di lana, avrai anche tu delle particelle di carica negativa, ma non mi pare di aver letto nessuno che è annichilito indossando un cardigan ;)PS: sono stato ovviamente molto breve, ma se qualcuno vuole approfondire ma soprattutto correggermi è il benvenuto. Una Jena che non vuole passare per un gilosarinta italiano.

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